Altro che piattaforme e trivelle, è il territorio lavoro e cibo!
Q uesta foto che, da questa mattina, circola su facebook postata da Cinzia Mattera mostra un oliveto secolare con tutti i suoi olivi tornati a germogliare dopo un anno di cure tradizionali e bio. Anche questa foto mi fa capire sempre più che " a pensare male" (vedi il mio di due numeri fa su Teatro Naturale e che è riportato su questo mio blog) a volte s'indovina. La Xilella è la punta di diamante di un progetto già partito da tempo che ha come obiettivo il furto di territorio del nostro Mezzogiorno e dell'Appennino per opere (inceneritori, biomasse, parchi eolici, oleodotti e metanodotti, trivellazioni e altro ancora, asfalto e cemento) dannose all'ambiente, al paesaggio alla risorsa delle risorse, l'agricoltura. Opere, o come usano chiamarle per enfatizzare una loro importanza, "Grandi Opere", che, nonostante la loro grandezza, non danno occupazione ai giovani e a quella massa di persone, gli operai, che il presidente del Consiglio, nominato