Il grande successo del vino italiano in America
A cavallo degli ani ‘70/’80 ci aveva pensato il Lambrusco delle Cantine Riunite a diffondere il gusto del vino negli Stati Uniti. Una straordinaria opera di penetrazione in un mercato abituato a soft drink e superalcolici, non al vino, con il Lambrusco, pioniere del vino italiano, che arriva alla massa dei consumatori e non più solo a una élite abituata a consumare soprattutto vini francesi e, insieme, quelli californiani. Una straordinaria opera che doveva essere ripetuta sui nuovi mercati, in particolare quelli noti come BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), che, con una popolazione superiore ai 2, 8 miliardi, rappresentano il 40% di quella mondiale, perché avrebbe facilitato il percorso delle nostre esportazioni di vino in questi Paesi. Il 1985 è l’anno della svolta, con i grandi produttori italiani che, spinti dall’allora direttore dell’Ice di New York, Livio Caputo, danno vita all’Italian Wine % Food Institute e promuovono il 1° “Gala Italia”. Un avvenimento che si rip