I FUOCHE DA MADONNE
Fra poco andrò a vivere questa tradizione (millenni?) a casa del mio amico Primiano con i suoi numerosi ospiti, molti dei quali vengono da lontano.
La memoria non farà fatica a riportare a galla l'eccitazione di noi bambini nei giorni precedenti l'ultimo sabato d'Aprile.
La Festa di San Giuseppe, con il primo gelato, e i primi calzoni corti avevano anticipato di due giorni la primavera e noi bambini la vivevamo come l'inizio delle feste che ci portavano alle due sfilate del Palio di S. Primiano con la sosta all'Anfiteatro, il luogo in cui 1700 anni prima era stato dato in pasto con i suoi due fratelli Casto e Fimiano, fra i primi martini della cristianità.
I fuoche da Madonne erano quelli che arrivavamo per primi, soprattutto a riscaldare i cuori e a ritrovarsi insieme per rafforzare l'unione, vivere la comunità. Allora, ai tempi di me bambino e poi ragazzo, i fuochi accendevano il dialogo e i primi amori, l'allegria e la condivisione di un pezzo di pane,
Il cibo, condito di parole e di preghiere, era l'elemento centrale: ci rendeva allegri, uniti, ricchi di sogni e di speranze per una vita e un mondo migliore.
Vado a rivivere l'antica tradizione e a salutare vecchi e nuovi amici.
Grazie Primiano, grazie Paola, Giula e Marco
Eccomi di rientro da i fuoche di Paola e Primiano. Tanto cibo condiviso da tante persone. Dai primi di pasta, farro, polenta, cuscus, ai secondi di agnello e patate, agnello alla brace e porchetta e poi salsicce, frittate, minestra di legumi, il tutto accompagnato da un ottimo Montepulciano, e, alla fine, dolci di ogni grandezza e ogni misura.
Un'altra epoca dove non si soffrono i morsi della fame come quando ero bambino.
una bella occasione per salutare vecchi amici che non vedevo da lungo tempo e incontrarne di nuovi.
Una serata splendida che merita un applauso ai padroni di casa, Paola e Primiano.
Jnvidia,invidia,invidia da morire...
RispondiEliminaAnche io mia figlia e mio suocero siamo stati da Primiano Iacobelli nostro parente in campagna vicino al casone. Bellissima tradizione.
RispondiEliminati capisco Ro. Quando vuoi venire io sono qui. Sì, tradizione molto bella. Un caro saluto.
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