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TRE OLI MOLISANI NELLA GUIDA “OLI D’ITALIA” 2013

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  Sono il Tratturello dell’azienda Parco dei Buoi; Colle d’Angiò monocultivar Rumignana di Giorgio Tamaro e la Monocultivar rumignana di Marina Colonna. I tre oli del Molise che conquistano le “Tre foglie” della Guida Oli d’Italia” 2013 del Gambero Rosso, raccolta 2012 ed entrano, con altri 180 oli, nel quadro delle eccellenze del Made Italy, che vede la Toscana confermare, con 31 “Tre foglie”, il primo posto dello scorso anno. Questo importante risultato, come quello ottenuto da altre aziende con i propri oli inseriti, in particolare della varietà “Gentile di Larino”,   in altre diffuse guide, conferma la bontà degli oli molisani e la grande capacità di competere con le sue varietà con tutte le altre realtà olivicole del nostro Paese che, è bene ricordarlo, con oltre 400 varietà autoctone è primo al mondo in quanto a biodiversità. Un patrimonio unico che, se ben speso con un’attenta strategia di marketing, a partire dalla comunicazione, ha tutte le possibilità d
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Caro Pasquale, è evidente il riferimento che fai a San Martino in Pensilis ed alla sua amministrazione che ha governato anche con il mio consenso di Sammartinese. Paese che ha sul suo territorio 20 generatori eolici. Li vedo da casa mia a un paio di km in linea d'aria. Lo stesso ampissimo consenso che ha consentito al suo sindaco di venire rieletto per un secondo mandato (75% dei consensi) e addirittura eletto con un pienone di consensi anche in regione e da ieri assessore all'agricoltura. "La cultura che fa riconoscere il peso e l'importanza del territorio" non si valuta semplicemente e semplicisticamente considerando l'aspetto esteriore e romantico del paesaggio ma anche attraverso una lungimirante cultura amministrativa, economica, produttiva e sociale. Il paesaggio è un concetto relativo. Gli studi del dottorato internazionale di ricerca sulla progettazione e gestione del paesaggio dell'Università Sapienza,

R'cucce

di Nicola Picchione  R'cucce era parte integrante della piazza di Bonefro, come la vasca, il monumento, la farmacia e il bar. Come molti, non cambiava mai marciapiede. La mattina e il pomeriggio, l'inverno e l'estate sempre lo stesso breve percorso per mille volte: dalla farmacia al muro ( " i P'zzetunne). Basso magro, il volto scavato e inespressivo, mai un sorriso. La giacca vecchia indossata anche l'estate i pantaloni rattoppati, il berretto da sciatore di quelli che confezionavano nel dopoguerra i sarti di Bonefro, le scarpe enormi ( mi chiedevo: come fará a sollevarle?). R'cucce parlava da solo, un po' in dialetto un po' in italiano dialettizzato, con una voce aspra e monotona. Parlava di solito dei personaggi più in vista, citava fatti, commentava, criticava. Camminava lentamente, dondolandosi, gesticolando, fermandosi. Guardava verso l'alto girava la testa da un lato come se avesse un interlocutore. A volte uno scarpone rimaneva a mezz&

SORSI DI CULTURA - invito

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L’Unità del centro sinistra per rilanciare Larino e il suo territorio

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  Questa volta, dalla “Fabbrica delle Idee”,   non è uscito un “elenco della spesa”, come quello letto tempo fa, ma un pezzo importante che torna utile alle forze di centro sinistra che vogliono davvero prendere in mano i resti di questa nostra città e riportarla a vivere il ruolo che le spetta, quello di capitale, di cui ha profondo bisogno il Molise. Un pezzo di ragionamento che, per Larino Viva, è stato al centro della sua azione programmatica sin dal momento della presentazione del suo candidato sindaco, come si sa, uscito vincente alle primarie di cinque anni fa e che le divisioni hanno annullato, con il risultato di portare alla vittoria Giardino e una squadra di governo che ha fallito e fatto perdere cinque anni alla nostra città ed al suo circondario. La centralità del territorio e la sostenibilità sono quindi da sempre punti fermi delle nostre riflessioni e delle nostre azioni e, oggi, leggere che lo sono anche per altri raggruppamenti ci porta a credere che, anche

PIT STOP – da Nereo

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    Questo piccolo ristorante lo trovi al chilometro 216 della Strada Statale 87, nota anche come la “Sannitica”, dietro il bar della stazione di servizio quasi di fronte allo Zuccherificio. E' composto di una sola stanza e si presenta subito al cliente che entra, sobrio, essenziale, pulito con la cucina in vista e i tavoli coperti da un foglio di carta bianca e la salvietta, però, di tessuto. Un ristorante che profuma di cucina di mare e di ospitalità, con Nereo e la moglie in sala e, quando le scuole sono chiuse, accompagnati dalle figlie, e, in cucina, Pardo Iacobelli, anche lui   come me di Larino, la culla delle Città dell’Olio nota anche come la patria di ben tre varietà di olivi autoctoni, tra le quali la “Gentile di Larino”. Un ristorante aperto il giorno da lunedì a sabato e, su prenotazione, anche la sera, che accoglie il viandante e  quelli che frequentano la zona industriale non lontana. Lo frequento da anni e tutte le volte ci vado per gustar

Magistrale lezione di Rossano Pazzagli alla Scuola del Gusto

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Ancora una volta un rappresentante dell’Università del Molise alla Scuola del Gusto di Sebastiano Di Maria, ideatore e coordinatore, a testimoniare l’importanza e il peso di questa iniziativa sviluppata con la piena adesione del Dirigente Scolastico, il Prof. Paolo Santella, e la collaborazione dell’Istituto Tecnico “San Pardo” di Larino e dell’Associazione ex Allievi. Dopo la Prof.ssa Monica Meini l’intervento del Prof. Rossano Pazzagli, presidente del corso di Laurea in Scienze turistiche nella sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise , dove insegna Storia moderna e contemporanea e Storia del Turismo, ha sviluppato il tema “Dal territorio alle strade del vino: agricoltura e giacimenti enogastronomici” partendo dalla storia del territorio e dell’agricoltura; dal gusto al patrimonio culturale; dalla terra alla tavola per poi passare al patrimonio di bontà e di bellezza che offre questo nostro Paese, ai valori paesaggistici e ambientali e chiudere con le strad