POESIA DI ANTONIO MENDOZA
ANCORA alla memoria proustiana Arrivasti perplesso alla città delle meraviglie fuggendo dalla morte. Ti accolsero gli spruzzi delle fontane e musiche che cercavi da tanto, tanto tempo. Abitasti nella strada della bomba atomica e le tue braccia affascinati cinsero il primo amplesso, il primo rimorchio, il primo amante, il primo amore. Vent'anni dopo dal settimo piano del Hotel Hassler guardi Roma mesta e silenziosa al tramonto, guardi Villa Lante attraverso il calice di DOCG bianco e ricordi i loro nomi: Piazza Barberini, Les Jardins Suspendus, Via Panisperna, Adam l'ex-prete biondo, Francesco l'orso di Capocotta, Fabio che ti portò a Urbino da Piero della Francesca, Tàpani, Finlandia e vino annaffiato di lacrime. Ancora ricordi i nomi, ancora ricordi i loro nomi, ancora Villa Lante sta lì, ancora -Civis Romanus Sum- sei qua. Ancora sei vivo. Ancora. Roma, Palm Court del Hotel Ha