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W LE RANE

se uno passa per il nuovo parcheggio, nato vecchio, del centro storico, subito dopo il calar della sera, gli viene di cantare, parafrasando una stupenda canzone dialettale larinese, “E’bballe pa peschiere è nate n’armonia ruospe e ranocchie vanne ‘mpazziie ca se vonne marità”. Un coro di rane, un gracidare, con toni così alti, che non avevamo mai sentito prima, né al cigno né al fiume, e, neanche nelle pozzanghere dei tanti rivoli e valloni che segnano il territorio larinese. Non sappiamo se è la peschiera che amplifica questo canto, unico e monotono, delle rane, come si sa animali anfibi, cioè capaci di stare a lungo nell’acqua e di respirare all’aperto, su una ninfea che affiora con il suo fragile fiore; oppure è quel luogo stupendo, l’inizio del valloncello, che ci riporta lontano nel tempo. All’orto di zia Adelina, al fuso di zia Loreta e, quasi ultimo, all’orto di zio Eugenio e agli oliveti dei Cristinziani e, poco più in alto, dei Galuppi ad ombreggiare le erbe officinali di Don

HABEMUS “NUONNEME”

Con questa frase, metà in latino e metà in dialetto non larinese, diamo la notizia della nomina del nuovo segretario del circolo del Pd per far tirare un sospiro di sollievo a tutta Larino. La fumata bianca, infatti, è di ieri sera e arriva dopo un conclave di vecchi e nuovi cardinali (quest’ultimi sono quelli che sanno intrufolarsi in ogni dove dotati come sono di viscidità) durata oltre due anni. La notizia, purtroppo, non è tanto di chi ha vinto ma di chi ha perso, ritenendosi vincitore fino all’ultimo, se non ci fossero stati 15 defezioni, sicuramente non spontanee, ma decise da chi rappresentava il gruppo sulla base di accordi fissati intorno al tavolo regionale dai pochi che rappresentano il Pd molisano. Un cardinale vecchio stile, il perdente, che ha trovato, dopo qualche breve fuga nel passato, chi l’ha sponsorizzato per fargli vivere qualche illusione e la speranza che potesse dare un contributo alla rinascita di Larino e del suo ospedale, ma, sembra, che, salvo qualche marcia

ANNOZERO

Una trasmissione esemplare quella di Annozero di ieri sera, che ha visto la presenza, insieme, di Gino Strada, del Ministro Italiano alla Difesa, Ignazio La Russa, e del consulente, dal 2004, del centro Internazionale per gli studi strategici a Washington, Edward Nicolae Luttwak. Ebreo, quest’ultimo, di origine rumeno, vive in America ed è conosciuto per le sue pubblicazioni sulle strategie militari e politica interna americana, fra le quali una di grande successo, essendo stata tradotta in 14 paesi, dal titolo molto significativo “Colpo di Stato: un pratico manuale tascabile”. Assiduo frequentatore delle nostre televisioni come opinionista fa pensare che è più il tempo che vive in Italia che in America. Gino Strada era seduto alla destra di Santoro ed aveva di fronte gli occhi di La Russa e il labbro superiore sporgente sotto i grandi occhiali da vista di Luttwak. Era come vedere un animale ferito, ma per niente indomito, di fronte a due belve assatanate che lo aggredivano per dire, i

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina FOLLE Zacc- quali sono i fini della guerra mediatica dopo lo scontro Berlusconi-Fini? Bélina- ora far capire che è un folle per poi giustificare, una volta infilata, la camicia di forza.

RAGLI&BELATI

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di Zacc e Bélina IL VUOTO Zacc - Incredibile! Incredibile! Ci sono tre italiani arrestati in una zona di guerra di cui non si hanno notizie e i nostri ministri con Gasparri danno ragione ai sequestratori! Ma che è successo a questo nostro amato Paese? Mi sai dire , Bélina, che cosa è successo? Bélina – le teste vuote sono sempre più vuote

MALA TEMPORA CURRUNT

Se il buongiorno si vede dal mattino, i risultati delle prime cinquecento schede scrutinate (5%) del totale) danno in testa di un centinaio di voti e più il candidato Di Brino su Monaco. Per noi che avevamo sperato in una vittoria di Monaco è una delusione. I vènti, come gli esperti sanno, non anticipano le notizie, al massimo le portano. Questo per dire che non sono preveggenti ed, oltretutto, hanno il difetto di rimanere delusi come succede alla gran parte degli animali, uomini compresi. La importanza del risultato è, comunque, dimostrata dalla presenza a Termoli di Michele Iorio, da mesi, preso com’è da mille e uno impegni, irraggiungibile per il sindaco e vicesindaco di Larino, che segue in diretta lo scrutinio seduto (lo vediamo da una foto riportata da un blog) al microbar. Sicuramente appagato dai primi dati e, come tale, rassicurato del risultato sul quale ha speso molte energie proprio perché, come dicevamo, importante per lui e i suoi referenti di Roma, in primo luogo Berlusc

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina LIBERI Zacc- agli amici industriali ha detto “ vi libererò dall’oppressione burocratica; vi libererò dalla oppressione fiscale; vi libererò dalla oppressione giudiziaria” Bélina – finalmente liberi!