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I Camminatori di Soriano, il libro di Domenico Varì

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Micuzzu, il mio fraterno amico, Domenico Varì, mi ha inviato il suo libro di racconti “I camminatori di Soriano”di 330 pagine, appena uscito a maggio di quest’anno per la BookSprint Edizioni, con la prefazione e collaborazione di Fedele Ceravolo. Dedicato ad Anna, Ester e Maria Fiore, le tre nipoti che, di sicuro, l’hanno convinto a dare voce alla memoria. I “camminatori” sono i suoi paesani del piccolo centro della Calabria, posto nella valle del Mesima tra Serra San Bruno e Vibo Valenzia, in provincia di Catanzaro. Un luogo, il paese che ho avuto il piacere di visitare un’estate di trent’anni fa, in occasione di un mio soggiorno a Sant’Onofrio, il paese confinante, ospite della famiglia Congestrì. Sapevo della presenza di Domenico che, nel periodo delle ferie estive, tornava ad abbracciare il vecchio padre, un tempo abile artigiano, come tanti altri sorianesi, prima delle grandi partenze e sistemazioni – come ben racconta Domenico - a Roma o nel Nord Italia, in Francia, Svizzera

Da Nadia al Relais Mirabella

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Leggo su Gambero Rosso questa bella notizia che riguarda un personaggio della Ristorazione italiana, Nadia Vincenzi, che ha tanto da reccontare del Molise, visto che dal Molise è partita per rggiungere al Lombardia e di questa terra quel luogo magico della Franciacortaa, il grande spumante. Nadia e La sorella di Bobo, Ristorante Ribo, che da annni nel territorio di Guglionesi, onora, con la sua arte culinaria e le sue pubblicazioni, il territorio molisano, in particolare quello del mare e della cucina marinara. Entrambi figli di un ristoratore che è arrivato a Termoli dalla Romagna. Leggo e riporto con grande gioia questa bella notizia "Dove mangiare sulla sponda bresciana del lago d’Iseo. Gli 11 migliori indirizzi scelti dal Gambero Rosso" a cura di Clara Barra --------- A poco più di un'ora da Milano, incuneato fra le province di Brescia e Bergamo, in fondo alla Val Camonica, l’Iseo (o Sebino) in questo periodo dell’anno è una meta super consigliata per vacanze brev

Mille e mille tesori

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Non c‟è olio evo di oliva senza il modo di mangiare mediterraneo come non c‟è piatto ispirato dal mare nostrum senza un filo d‟olio evo. Non c‟è tavola di presentazione della convivialità se non c‟è protagonista il vino al centro di essa, là il rosso o il bianco, là il rosato, che in Abruzzo ricorda il colore della cerasa. I caratteri organolettici esprimono i possibili abbinamenti, l‟arte di saper combinare i profumi ed i sapori del vino con quelli del cibo, per esaltarli e non per soffocarli. Tutto questo si ripete da oltre seimila anni, cioè da quando la vite e l‟olivo sono partiti dalla “Mezza luna fertile”, la Mesopotania, salutando i due fiumi che li avevano dissetati, il Tigre e l‟Eufrate, e l‟una sottobraccio all‟altro si sono incamminati lasciandosi guidare dal sole di giorno e, di notte, dalla luna e dalle stelle. Ed è così che, grazie al clima, hanno coperto di diverse tonalità di verde le terre bagnate dal Mediterraneo, il grande mare di tanti mari, rallegrato, rassicurat

La riduzione dei prodotti fitosanitari negli oliveti

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IRTA mediante un progetto internazionale - da OLIMERCA - 27/06/2024 Sotto il nome di Novaterra, un consorzio internazionale di 23 enti, guidato dall'Istituto di Ricerca e Tecnologia Agroalimentare (IRTA), ha studiato negli ultimi quattro anni come combinare diverse strategie per ridurre l'uso di prodotti fitosanitari nelle piantagioni di olivo e vigneto. I risultati, presentati questa settimana, mostrano che integrando l'uso di prodotti naturali con tecnologie di precisione e una migliore gestione del suolo, l'uso di pesticidi sintetici può essere ridotto significativamente senza perdere resa o qualità. Novaterra ha incluso sperimentazioni in aziende agricole in Spagna, Portogallo, Francia, Italia e Grecia. Secondo Luis Asín, responsabile del programma di frutticoltura dell'IRTA, "in primo luogo, abbiamo testato separatamente le diverse strategie. Poi, nel corso dell'ultimo anno, abbiamo scelto alcune aziende agricole in cui integrare queste strateg

Non esiste più l’olio di oliva di eccellenza, non esistono più bravi olivicoltori e frantoiani, non esistono più assaggiatori competenti

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di Alberto Grimelli TEATRO NATURALE - Editoriali 24/06/2024 La degenerazione dei concorsi oleari è lo specchio dei tempi. Tutti contenti, tutti felici in un mondo virtuale dell’olio di oliva che non discrimina, non distingue, non identifica ma standardizza e livella. La complicità diventa connivenza per il solo appagamento fine a sè stesso, subitaneo e immotivato Sono nato e cresciuto in un mondo basato sulla competizione, presupposto indispensabile per la crescita individuale e della società. Se prendevi un brutto voto a scuola, dovevi studiare di più. Se perdevi la partita a calcetto, ti dovevi allenare di più. Si guardava ai più bravi con un misto di invidia, rabbia e spirito di rivalsa. Poi, certo, c’è sempre stato chi cercava di prendere scorciatoie, barando. Restava comunque lo spirito competitivo. Raggiungere l’obiettivo, il traguardo fissato dava gioia ma, spesso in età più adulta, lo stesso percorso per arrivarci, gli sforzi e i sacrifici, erano motivo di orgoglio

Una merenda tra gli olivi dell'azienda dell'Itas di Larino*

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Un gran bel pomeriggio nell’azienda dell’Istituto tecnico agrario statale nelle Piane di Larino a vivere la 4a edizione de “la Merenda nell’Oliveta”, l’iniziativa dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio che vede protagoniste le sue oltre 450 città associate con in testa Roma, il comune primo In Italia quanto a superficie agricola. L’associazione nata 30 anni fa a Larino, grazie all’accoglienza dell’allora sindaco, Alberto Malorni, con 34.soci fondatori che hanno eletto presidente il sindaco di Trevi (Pg), Carlo Antonini. Yoga sotto gli olivi, passeggiate a cavallo, lettura di poesie, pane e olio “Gentile di Larino”, acqua sale e tanti tanti bambini festanti, con i più grandi a disegnare olivi. Tutto all’insegna dell’Ecologica-mente CAPACI. Regia del consigliere comunale Graziella Vizzarri ben coadiuvato dall’altro consigliere Antonio Vesce, con il sindaco Giuseppe Puchetti a portare il saluto della città frentana. Un pomeriggio a vivere il segno della pace, simboleggiato

Antonino Pittà vince il premio dell’Accademia dei lincei, consegna davanti al Capo dello Stato

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Posted by fidest press agency su sabato, 22 giugno 2024 Assegno di 50mila euro per il giovane ricercatore di Campobasso. È uno dei più prestigiosi riconoscimenti culturali nel nostro Paese. Il premio “Antonio Feltrinelli”, attraverso l’omonimo fondo costituito per volontà del noto imprenditore milanese e gestito dall’Accademia nazionale dei lincei, dal 1951 conferisce premi nazionali e internazionali a personalità resesi illustri nelle scienze e nelle arti, con un montepremi che supera annualmente il milione di euro e la presenza del Capo dello Stato. Lettere, matematica, fisica, medicina, filosofia, astronomia, filologia, grafica sono soltanto alcune delle materie che costituiscono le categorie dei premi con riconoscimenti che vanno dai 50mila ai 250mila euro e una prestigiosa cerimonia di premiazione presso l’Accademia nazionale dei lincei a Roma che ha visto la presenza, tra gli altri, del presidente Mattarella. Quest’anno il premio “Antonio Feltrinelli Giovani” di 50mila euro, ri