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IL CLIMA, IL PROBLEMA DEI PROBLEMI - post 1 Italia Bio, No Ogm Leggo su Quale formaggio, 5-12 febbraio, che ci sono tendenze positive delle vendite al dettaglio in Cina, talmente positive, soprattutto nell’agroalimentare e, in particolare, il latte. Se la crescita del consumo di questo prodotto va avanti così, senza un adeguamento delle efficienze produttive, la Cina ha bisogno, nel 2050, del triplo di latte prodotto nel 2010.   La conseguenza è di un +35% di emissioni di gas serra dovuto ad un +32% della superficie destinata all’allevamento delle bovine da latte e un + 48% di inquinamento delle falde da deiezioni.   Mi viene in mente la Grande Stalla di 12.000 manze della Granarolo e ai suoi 100 ettari di superficie, alle necessità di antibiotici, alla massa di deiezioni, all’inquinamento di una parte importante del Molise, in particolare il suo mare. Un pensiero che mi riporta alla grande vittoria, tutta del territorio, che ha rimandato al mittente e ai govern...

Spiragli per un rilancio dell'Enoteca Italiana di Siena

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Pubblico ora questo articolo dell'amico Nicola Dante Basile per dire che se a ottobre il discorso ha riguardato la chiusura dell'Enoteca Italiana di Siena, ora riguarda il rilancio di questa gloriosa struttura, vista la necessità di una sua continuità. Tutto questo grazie a Pierluigi Piccini che, sabato scorso, ha voluto dar vita ad un incontro, molto partecipato, sull'importanza del rilancio della storica istituzione senese, per 90anni, al servizio del vino italiano. Un incontro che ha visto la presenza anche dei direttori, Paolo Benvenuti e Antonio Balenzano, di due associazioni nazionali, quelle delle Città del Vino e delle Città dell'Olio, entrambe ispirate  dall'Ente Mostra vini-Enoteca italiana, la prima a Siena, con primo presidente proprio Pierluigi Piccini, allora vicesindaco della Città del Palio, e, la seconda, a Larino nel Molise, presidente Carlo Antonini quale sindaco di Trevi in Umbria. Dalle note che hanno riportato l'incontro, da me lette co...

Quello che per voi può essere poco qui è tanto

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Quaresima di fraternità 2018 Il globo e i pochi che se lo stanno mangiando Era passata da pochi minuti la mezzanotte e le lancette dell’orologio ci introducevano al 27 gennaio, il giorno della memoria della Shoah, quando sul mio cellulare arrivava un messaggio di WhatsApp inviatomi dal nostro amico missionario don Antonio Mascia che dalla lontana della terra africana del Camerun mi comunicava la difficilissima situazione dei profughi. “Ti scrivo da Mamfe, il nostro centro diocesi, dove domani si conclude la nostra annuale settimana pastorale,   per metterti a conoscenza della drammatica situazione che sta vivendo in particolare questa nostra diocesi. Ti scrissi della crisi sociopolitica della parte inglese del Camerun. Nelle ultime settimane ci sono stati disordini ed uccisioni di soldati e civili specialmente dalle parti di Mamfe ed in parrocchie confinanti con la Nigeria.  La paura ha fatto fuggire migliaia di persone proprio verso la Nigeria. ...