Difendere il nostro cibo quotidiano per riprendere a sognare il domani

da OINOS, Viveredivino - "Spazio libero" di p. di lena
Il neoliberismo del dio denaro e dell’intelligenza artificiale contro il vino, l’olio e la pasta, da sempre risorse, non solo del territorio italiano, ma del Mediterraneo, il mare nostrum per i romani di qualche millennio fa.--------------------------------------------------------------------- L’area sotto attacco da parte del sistema che promuove il consumismo e adora il dio denaro, tutto nelle mani delle multinazionali e delle banche. Le due realtà che hanno investito sull’intelligenza artificiale e ad essa si affidano per azzerare il passato e dare, in mancanza di continuità, al futuro prossimo i risultati da essa prodotti, a partire dal cibo. Tutto coltivato in laboratorio, addirittura nella cucina di casa, fino a quando la casa sarà abitata da donne e uomini in carne e ossa. In attesa di robot che toglieranno all’umanità la possibilità di creare, nel momento in cui il territorio verrà consumato e, con esso, la biodiversità, sia essa animale che vegetale. Mentre scriviamo queste riflessioni, leggiamo che l’America di Trump, dopo il dazio del 15%, ha preannunciato una nuova tassa, questa volta addirittura del 107%, che riguarderà la pasta italiana. Ecco l’attacco alla pasta, il prodotto simbolo del mangiare italiano sin dall’antica Roma, quando le lagane erano le protagoniste. Un attacco dopo quello al cuore del vino, considerato veleno e, quello, in atto da tempo, all’olio extravergine di oliva, iniziato con l’introduzione della Xilella per colpire l’olivicoltura, a partire dai patriarchi pugliesi. Poi, le scelte dell’allevamento superintensivo e, con esso, la riduzione della biodiversità olivicola, che vede l’Italia ricca di oltre 600 varietà di olivo autoctone, sparse su 18 delle venti regioni. Senza dimenticare l’attacco al territorio, il grande tesoro bene comune, con chilometri e chilometri quadri persi ogni anno e la riduzione dell’attività agricola, con la conseguente perdita di migliaia e migliaia di aziende coltivatrici. Una perdita che segna la crisi delle aree interne e di quelle marginali e l’abbandono di centinaia e centinaia di paesi, ovvero di luoghi, che hanno segnato la storia dell’Italia con i loro animatori, gli spiriti del luogo ”genius loci”. L’attacco alla pasta è solo l’ultimo, in ordine di tempo, ma prevedibile, proprio perché diretto allo stile di vita rappresentato dalla Dieta Mediterranea, patrimonio dell’umanità, e, con esso, al cibo, frutto della terra coltivata dalle mani sapienti di donne e uomini e dalla loro memoria. Cibo uguale tavola, il punto d’incontro, di dialogo e di socializzazione. Identità di un popolo che svanirà – ne prendiamo atto ogni giorno – con l’intelligenza artificiale, che ci vuole tutti numeri sparsi, separati. Rendersene conto vuol dire lottare per dare all’oggi la continuità del passato. La possibilità per poter costruire, con il rispetto del tempo e la salvaguardia dei valori e delle risorse, un futuro migliore nel segno della pace, della libertà e dell’uguaglianza. Valori oggi sempre più negati dallo strapotere del dio denaro. L’espressione di criminali, da una parte, e di poveri sempre più poveri, dall’altra. Sta qui quel fenomeno odioso delle disuguagliane, con la forbice che si allarga sempre più. Criminali che pensano alle guerre per produrre sempre più armi; distruggere per poi ricostruire e accumulare denaro; depredare per togliere al resto dell’umanità la speranza e la possibilità di sognare il domani. In questi cinquant’anni segnati dal sistema neoliberista, il su citato dio che lo esprime ha fatto credere al mondo, parlando di sviluppo e di progresso, a uno stato permanente di benessere, tutto, però, a spese della Terra, la nostra grande madre. Il significato positivo delle parole sviluppo e progresso ha cominciato - a partire dai primi anni di questo terzo millennio - a diventare sempre più negativo con le prime crisi: quella strutturale dell’agricoltura, che ha segnato il 2004 e quella economica del 2007/2008; il Covid; il clima, sempre più impazzito; le guerre e altro ancora. Segnali fortemente negativi per il mondo intero, con tanta parte degli 8 miliardi che lo abitano, segnati da uno stato di crescente paura per l’oggi e per il domani. Il non senso del limite e del finito del sistema neoliberista e il suo carattere predatorio e distruttivo, sono la negazione del significato positivo dei termini sviluppo e progresso, nel momento in cui viene a mancare la speranza nel domani e prende il sopravvento la paura. Che fare? Difendere il territorio, i suoi valori e le sue risorse, per onorare la nostra intelligenza e, con essa, ciò che la terra, da sempre, ha messo a disposizione degli esseri viventi, il cibo dono della natura,.

Commenti

  1. Analisi perfetta che deve far riflettere

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    1. Pasquale e tutta opera della meloni, pasta pane 🍷 olio

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