È morta Maria Grazia Lungarotti, pioniera dell'enoturismo e imprenditrice visionaria
La signora del vino, ma anche dell'arte, se n'è andata all'età di 99 anni. A lei si devono la nascita del Museo del vino e del Museo dell'olivo di Torgiano e un nuovo modo di raccontare la viticoltura
------------------------------------------------------di Gianluca Atzeni su GamberoRosso
07 Novembre, 2025
Se ne va una pioniera dell’enoturismo italiano e straordinaria promotrice e comunicatrice del Made in Italy vitivinicolo. Maria Grazia Marchetti Lungarotti è morta all’età di 99 anni, mercoledì 5 novembre. Storica dell’arte e archivista, è stata una delle figure più importanti del panorama umbro, che negli anni Settanta ha fondato il Museo del vino (Muvit, il 23 aprile 1974, nella foto) e il Museo dell’Olivo e dell’Olio (Moo, dal 2000), vanto dell’enoturismo nazionale. E ha contribuito nel 1962 alla fondazione e allo sviluppo, assieme al marito Giorgio Lungarotti (sposato in seconde nozze), delle Cantine Lungarotti a Torgiano, in provincia di Perugia, insignite nuovamente del riconoscimento del Tre Bicchieri, nella Guida vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso.
23 aprile 1974 – inaugurazione del Muvit – Maria Grazia Marchetti Lungarotti e il ministro dell’Istruzione, Franco Maria Malfatti
Una vita per il vino e la cultura
A fine anni Novanta, dopo la scomparsa del marito nel 1999, Maria Grazia (eugubina di nascita, ma cresciuta a Perugia e laureatasi a Roma, La Sapienza) ha assunto la guida dell’azienda, con le figlie Teresa Severini (figlia del primo marito Luigi Severini) e Chiara Lungarotti, attuale amministratore delegato. Figura lungimirante nel mondo del vino, Maria Grazia (Cavaliere del lavoro nel 1996), come la ricorda la stessa assessora alle Politiche agricole e al Turismo della Regione Umbria, Simona Meloni, ha saputo anticipare e valorizzare il territorio interpretando con cultura, sensibilità e passione l’enoturismo come via di sviluppo e identità per l’Umbria.
Muvit Torgiano – foto Lungarotti
Il suo lavoro nel mondo dell’arte
Maria Grazia non è stata, tuttavia, solo una signora del vino ma anche una signora dell’arte. Come direttrice della Fondazione Lungarotti (attiva da metà anni Settanta) si è dimostrata un’instancabile organizzatrice di convegni e mostre, curatrice di pubblicazioni e cataloghi. Uno dei suoi ultimi lavori è datato 2024, per l’editore Volumnia: un libro dedicato al vino (Il museo del Vino a Torgiano. Storia di un’idea e di un’opera) che riassume proprio le vicende del museo che lei stessa ha contribuito a far nascere. La comunità di Torgiano (che nel 2014 le conferì la cittadinanza onoraria) è in lutto per la perdita di questa imprenditrice illuminata.
«Torgiano – ha dichiarato in una nota il sindaco Eridano Liberti – ha nei suoi confronti un enorme debito di riconoscenza per aver trasformato le tradizioni del nostro territorio in cultura». E alla famiglia Lungarotti va il cordoglio più sentito da parte di tutto lo staff del Gambero Rosso.

Ho auto la fortuna di conoscerla insieme con il marito Giorgio e le due figlie e di frequentarla all'inizio delle sue importanti realizzazioni. Di ammirarla nel tempo della mia mia stupenda avventura all'Enoteca Italiana di Siena. Con lei ricordo un'altra grande donna, la signora del Brunello di Montalcino, Donna Francesca Cinelli Colombini. Le due signore che mi hanno dato insegnamenti utili che sono serviti alla crescita dell'immmagine di qualità del vio italiano
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