Giubileo | Guardialfiera
Giubileo | Guardialfiera
di Vincenzo Di Sabato
Mons. Claudio Palumbo - Ordinario Diocesano, grande per sapienza e umiltà - è sul Sagrato di San Giuseppe, mentre si va snodando la processione introitale
verso la Porta Santa. Ne parla con parole di vigore evidenziandone il primato universale. Egli ci riporta in mente anche la figura di Papa Leone IX il quale, in questo stesso giorno dell'Anno 1053, sugli argini del Biferno rovinoso, avverte l'affanno della stanchezza e la voragine di sofferenze, respingimenti, inospitalità inflitte da popolazioni spaurite, soggiogate da potenti e prepotenti e da Contee longobarde in dissidio fra loro.
Leone IX, intrepido innovatore della Chiesa,quel giorno, era diretto alla Daunia per contrastare l'avanzata dei Normanni verso lo Stato Pontificio e per siglare un patto di reciproca fides con il Guiscardo..
A Guardia Leone IX - ricorderà mons. Palumbo anche durante il Pontificale solenne in Cattedrale, - è accolto, rifocillato, festeggiato da una piccola Chiesa di Dio e da un popolo in festa. Il Papa percepisce la vigorosa sensazione del riconquistato benessere interiore. Ed esplode, inesorabilmente, con la sbalorditiva elargizione del primo Giubileo cristianio; ed impartisce al mondo - da questo suolo - la prima forma di Indulgenza Plenaria perpetua. Questa è stata la sua ultima gioia. Perché solo
qualche giorno dopo, a San Paolo Civiitade, è sconfitto e fatto prigioniero..
Ciò che questo nostro popolo antico e giovane, ciò che adesso aspira è di riaprire, con la Porta
Santa anche le porte del cuore e diventare, come Papa Leone di allore e col Pontefice Leone di adesso, , portatori sani di alleanze e di accoglienze umane e supreme.
v. di sabato
v. di sabato
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