Giornata mondiale della Terra

Ieri, appena ascoltatala notizia per radio, ho subito commentato, dopo la grande commozione, "è la terra che si veste a lutto per la morte del Santo Padre che, in questi dui anni di pontificato, l'ha amata, predicata, difesa fino all'ultimo suo respiro". E' questo suo amore tanta parte dell'amore che il mondo gli ha riserbvato ovunuque è andato.
Dio onnipotente che sei presente in tutto l’universo e nella più piccola delle tue creature, Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste, riversa in noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza. Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle senza nuocere a nessuno. O Dio dei poveri, aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi. Risana la nostra vita, finchè proteggiamo il mondo e mo lo deprediamo. affichè seminiamo bellezzza e non inquinamento e distruzione Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese dei poveri e della terra. Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la tua luce infinita. Grazie perché sei con noi tutti i giorni. Sostienici, per favore, nella nostra lotta per la giustizia, l’amore e la pace. Papa Francesco ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Diego Ravelli, maestro di cerimonie, si è fatto quindi portavoce di un messaggio autentico di pace: “Quanta volontà di morte vediamo ogni giorno nei tanti conflitti che interessano diverse parti del mondo! Quanta violenza vediamo spesso anche nelle famiglie, nei confronti delle donne o dei bambini! Quanto disprezzo si nutre a volte verso i più deboli, gli emarginati, i migranti! In questo giorno, vorrei che tornassimo a sperare e ad avere fiducia negli altri, anche in chi non ci è vicino o proviene da terre lontane con usi, modi di vivere, idee, costumi diversi da quelli a noi più familiari, poiché siamo tutti figli di Dio! Vorrei che tornassimo a sperare che la pace è possibile!“, le parole – le ultime – scritte dal pontefice. «Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo! (…) Faccio appello a tutti quanti nel mondo hanno responsabilità politiche a non cedere alla logica della paura che chiude, ma a usare le risorse a disposizione per aiutare i bisognosi, combattere la fame e favorire iniziative che promuovano lo sviluppo. Sono queste le “armi” della pace: quelle che costruiscono il futuro, invece di seminare morte!» La bandiera della pace -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------UNA MIA POESIA Bella /--- con il suo vento che gonfia,/.. piega e grida i sogni sognati/.. quelli vissuti per un mondo/.. colorato di arcobaleno, segnato/.. da sorrisi, sguardi, strette di mano,/ .. solidarietà.//-- Voci diverse di territori vicini e lontani,/.. biodiversità di soli e di lune,/.. cieli strapieni di stelle lucenti e spente.//.. Goccia del sempreverde sacro olivo,/.. che dona respiri al clima malato,/.. del salice dalla larga ombra che,/.. con le sue radici, rallenta il fiume.//.. Natura che sorride al sole che tramonta/.. terra che respira onde di mari azzurri,/ suolo vivo di fertilità, cibo del domani.---- PASQUALE - Aprile 2024

Commenti

  1. Fino a ieri lo insultavano. Lo deridevano. Lo chiamavano, per citare Javier Milei, “comunista”, “maligno”, “figlio di pu**ana”. Perché parlava di pace, di giustizia sociale, di accoglienza, di diritti.

    Il presidente argentino lo definiva “il rappresentante del demonio nella casa di Dio”.

    Salvini andava in giro con una maglietta che diceva “Il mio Papa è Benedetto”, perché Francesco “invitava gli imam in Chiesa”.

    Meloni lo ignorava, mentre firmava accordi per deportare esseri umani in Albania. Cioè l’esatto contrario di quello che Bergoglio predicava.

    Trump lo disprezzava per le sue battaglie contro le disuguaglianze, dava l’ok a lanciare bombe su Gaza e insultava chiunque non fosse bianco e americano.

    Oggi invece si affrettano a piangere Papa Francesco con tweet strappalacrime, mani giunte in emoji e parole sdolcinate.

    Milei dice di provare “dolore”. Salvini pubblica preghiere. Meloni dichiara che “camminerà nella sua direzione”.

    “Un uomo di pace”, “un punto di riferimento”, “un faro spirituale”.
    No, non lo era per voi.

    Per voi era solo un ostacolo. Un fastidio. Una voce troppo scomoda per essere ascoltata, troppo limpida per essere sopportata. E ora che non può più parlare, cercate di usarlo come simbolo vuoto, da manipolare a vostro uso e consumo.

    Ma noi non dimentichiamo. Non dimentichiamo la violenza delle vostre parole. L’ipocrisia dei vostri tweet. E il disprezzo con cui avete trattato un uomo che ha speso la vita per gli ultimi.

    Se la miseria morale avesse un nome, oggi porterebbe il vostro.

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