La distruzione programmata del territorio italiano, a partire da quello sardo



Tutto grazie a una classe dirigente e politica al servizio del sistema neoliberista che governa il mondo. Il sistema delle banche e delle multinazionali, ovvero del dio denaro. Difendere il territorio vuol dire porre fine a depredazioni e distruzioni,e, così, rilanciare la voglia di un domani governato dalla sobrietà e non dal consumismo nelle mani di criminali. Tutti parlano dei primati dell’agroalimentare italiano e dei successi che esso vive sui più importanti mercati di un mondo globalizzato. Tutti, dal Ministro dell’agricoltura a Qualivita; dalle organizzazioni professionali agricoltori ai sindacati; dalle associazioni più disparate di produttori e trasformatori ai consorzi e unioni, si vantano della crescita dei numeri in quanto a Pil, esportazione, occupati, interesse del consumatore, immagine della nostra gastronomia, made in Italy. Nessuno, però, spende una parola per la salvaguardia e tutela del territorio quale espressione dell’attività primaria, l’agricoltura, e, con essa, della produzione di cibo. Un pari discorso vale anche per l’altro territorio, il mare, con la pesca che mette a disposizione il pesce, cibo prezioso anch’esso e base di una cucina, quella marinara, che, se si pensa all’Adriatico, rischia di sparire prima di ogni altra. Fanno pensare che questi “tutti” sono bravi a “fare i conti senza l’oste”, dimostrando, invece, di essere semplici comparse di uno spettacolo, che sta per iniziare, avendo più obiettivi da cogliere. Due in particolare: 1) avere l’energia necessaria per mantenere alto il tasso dei consumi; 2) dare spazio alla promozione del cibo artificiale, che, i bravi registi, ci tengono a definire coltivato per dare al futuro consumatore un senso di continuità con la terra o il mare. Semplici comparse di un sistema che hanno comunque ruoli precisi da svolgere, in particolare quello di rispettare e far rispettare l’assoluto silenzio sulla depredazione e distruzione del territorio, che, per l’Italia, vuol dire oltre 2 mq./sec di questo bene sempre più prezioso destinato a cemento e asfalto, e, ultimamente, a Impianti a fonte rinnovabile, quali il vento e il sole, per assicurare energia a un tipo di sviluppo tutto basato sul consumismo più spietato. 2 mq./sec. di terra rubata all’agricoltura, al paesaggio, e cioè al cibo, quello che la terra e il mare da millenni mettono a disposizione dell’umanità grazie all’intelligenza, alla cura e all’amore del coltivatore e del pescatore, del boscaiolo e allevatore, e, alla bellezza, valori che non piacciono al dio denaro e ai suoi adepti fedeli, che, con le loro azioni folli, stanno distruggendo il mondo.

Commenti

  1. Sono distruttiva: grandine a iosa per distruggerli tutti. Possibile che si accetti passivamente tutto questo, ma non si dovrebbe piantare ALBERI!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. alberi per i sognatori del domani non per gli accaparratori di denaro

      Elimina
  2. L'analisi lucida e obiettiva di Pasquale è da condividere e diffondere... Ma sorge un intrrrogativo:come è possibile fermare i predatori della Natura, quegli individui avidi di danaro, talmente avidi, da essere completamente ciechi davanti a quanto di terribile stanno facendo?

    RispondiElimina
  3. andando alla causa degli effetti disastrosi che il clima (non solo) ci rappresenta: il sistema che governa il mondo depredando e distruggendo la Terra, il neoliberismo delle banche e delle multinazionali, che, non a caso, nessuno nomina. L'arma più potente che abbiamo ed è nelle nostre mani: ridurre quanto più possibile i consumi, frequentando il meno possibile i centri commerciali e non cedendo alle lusinghe della pubblicità ed agli inviti di Amazon. Una riduzzione dei profitti fa impazzire il sistema e i suoi protagonisti affamati di denaro. Il mio pensiero

    RispondiElimina
  4. Ho letto solo oggi il tuo ultimo blog e visto il video allegato.
    Mi torna in mente una vecchia considerazione: l' uomo è creativo, inventa nuovi strumenti per migliorare la propria qualità della vita, ma poi li utilizza per fare danni.
    Inventa il coltello per tagliare il pane, sbucciare un frutto...e lo utilizza anche per uccidere il proprio simile.
    Inventa l'effetto fotovoltaico per trasformare in elettricità la radiazione solare, quindi una funzione assolutamente "green", ma divora terreno agricolo, e paesaggio, per impiantarlo a terra, funzione assolutamente "non green".
    L' uomo quindi diventa assolutamente contraddittorio , apportando masochisticamente danno a sé stesso, tendendo all'autodistruzione.
    Ma dove si trovano uomini illuminati, razionali, amministratori capaci, politici dotati di un'etica ambientale in grado di cambiare rotta alla deriva cui stiamo assistendo ? Hai ragione nella tua analisi quando accusi gli integralisti devoti del dio denaro, quali principali artefici di questa corsa ruinosa verso la distruzione del pianeta: vogliono raggiungere il massimo profitto "hic et nunc", non pensando al domani.
    Gli strumenti non sono di per sé cattivi, ma l' uso che l' uomo ne fa li rende tali. Non dobbiamo perciò confondere lo strumento con il suo utilizzo deteriore. La stessa AI è promettentissima in alcuni campi della medicina, ma può essere distruttiva in altri. Ma esiste allora l'uomo etico che riesce a distinguere il bene dal male a livello sovrapersonale comunitario ed indirizzare l' uso corretto degli strumenti ?
    Abbiamo bisogno di politici intelligenti, disinteressati, dediti al raggiungimento del bene comune, che abbiano rispetto dell'uomo e dell' ambiente in cui viviamo, che sappiano programmare e progettare le transizioni del mondo produttivo agricolo necessarie, con i tempi e le modalità giuste per non danneggiare i lavoratori del settore, privilegiando il rispetto del "produttore" principale che è la natura.
    Esistono uomini con tali caratteristiche ? Penso di sì, ma gli attuali sistemi politici li tengono doverosamente lontani dai centri direzionali.
    Tutto questo è utopia ? Forse sì. Ma in alternativa esiste solo la ribellione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. andando alla causa degli effetti disastrosi che il clima (non solo) ci rappresenta: il sistema che governa il mondo depredando e distruggendo la Terra, il neoliberismo delle banche e delle multinazionali, che, non a caso, nessuno nomina. L'arma più potente che abbiamo ed è nelle nostre mani: ridurre quanto più possibile i consumi, frequentando il meno possibile i centri commerciali e non cedendo alle lusinghe della pubblicità ed agli inviti di Amazon. Una riduzzione dei profitti fa impazzire il sistema e i suoi protagonisti affamati di denaro. Il mio pensiero

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La Biodiversità, valore e risorsa da preservare

La tavola di San Giuseppe