Volo
------- ----------------------------------------------------------------------------da LA FONTE, il mensile dei terremotati----------------------------------------------------------------------
Il 22 Maggio p.v. Larino festeggerà la Giornata mondiale della Biodiversità con un incontro, allargato al biologico ed alla sostenibilità, sul tema e una mostra di prodotti tipici che vedono il Molise, con 155 prodotti registrati, al 13° posto nell’elenco delle regioni italiane. A conferma, con la ruralità, del suo primato nazionale per ricchezza di natura, che la biodiversità rappresenta, e di territori non urbanizzati che raccontano l’agricoltura, la zootecnia, la forestazione, e, con il mare, la pesca.
Iniziativa - promossa dal Comune e dall’Associazione degli ex consiglieri regionali - che apre al futuro della Fiera di Ottobre, l’esposizione che vuole essere, già dalla prossima edizione (281°), la vetrina rappresentativa di un agroalimentare molisano vocato al biologico e, con le altre attività sopra citate, sempre più espressione della biodiversità, premessa di sostenibilità. Elemento, quest’ultimo, sempre più difficile da trovare nei territori compromessi dallo sviluppo imposto da un sistema che, pur di alimentare il suo male, il consumismo, continua a depredare e a distruggere territori e, con essi, suoli fertili di qualità, il carattere distintivo di una sana alimentazione e di un ambiente non inquinato. Un aspetto, la qualità del cibo coltivato nei campi, che non interessa il neoliberismo, il sistema che ha già investito e punta sull’intelligenza artificiale e il cibo “coltivato” in laboratorio. C’è da sottolineare che il nostro Molise, con i suoi 4.437 Kmq. di superficie (53% montagna e 47% collina) e il suo piccolo prezioso mare, non è immune dal sistema imperante sopra citato, anche se, grazie ai suoi primati, ruralità e biodiversità, ha ancora ampi margini per diventare esempio di un vero sviluppo, quello affidato alla cura e al dialogo. Valori connaturati nella sua gente.
Un Molise che deve al suo essere stato dimenticato la continuità dell’oggi con il passato e, con essa, la speranza in un futuro. Ed è così che ha la possibilità di diventare esempio per un’Italia, altrettanto fragile, non più in grado di sopportare i processi predatori e distruttivi di un sistema privo del senso del limite e del finito.
Le sue potenzialità e possibilità sono: nei 136 luoghi, che compongono e rappresentano il suo territorio, nella quasi totalità abbandonati, ma ancora animati da Genius loci (Spirito del luogo), che, nascosto e in silenzio, sa come rendere vincente il glocale sul globale dominante; nell’attività, ancora qui primaria, l’Agricoltura, che con la pesca, i boschi, i prati pascoli, è storia e cultura, fonte di tradizioni e, con il cibo e la tavola, benessere nostro e della natura, convivialità, socializzazione, espressione di civiltà. Serve farla tornare perno di un nuovo tipo di sviluppo che cura, esalta, tutela, salvaguarda, promuove e non distrugge il territorio. Rimettere al centro (questione nazionale) questo settore dell’economia, oggi più che mai primario, diventa necessità urgente per la sopravvivenza di un Molise Regione e il mantenimento dei caratteri propri di una “Città-campagna”, che diventa anche attrazione, richiamo di un turismo che sceglie la natura, espressione del “verde molise” dei suoi paesaggi.
Un insieme di valori e di risorse da utilizzare e non sprecare; da vivere, per esaltarne le bellezze e le bontà espresse, e non per distruggerle. Ciò è possibile con il coinvolgimento delle istituzioni impegnate nella ricerca e nella formazione dei protagonisti; strutture e strumenti adeguati; la messa in campo di piani e strategie, che hanno come obiettivo la rinascita; una classe politica e dirigente che ha la capacità di sognare e programmare il futuro e tanta voglia di realizzarlo. Una classe politica e dirigente consapevole, anche, della fragilità di un territorio che non ha più né il tempo e né lo spazio per essere manomesso e maltrattato, ma – come prima sottolineato - solo promosso e valorizzato per tutte le cose belle e buone che è in grado di offrire. In pratica pienamente consapevole che l’integrità del territorio molisano è la priorità delle priorità, a partire dai due, già citati, primati nazionali, straordinarie peculiarità, ruralità e biodiversità. Un Molise sempre più “Città-campagna” che, solo se salvaguardato e tutelato, ha la possibilità di organizzare e, con la progettualità, esprimere e mettere in campo il suo grande tesoro di valori e di risorse, il territorio. Il bene comune che, non a caso, rappresenta una stupenda farfalla, che, per evitare il rischio di essere toccata con altre invasioni di strumenti e strutture note come fonti di energie rinnovabili ha, finalmente, la possibilità di volare. ...............
pasqualedilena@gmail.com
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