Radici
TEATRO NATURALE 28.08.24 Recuperare biodiversità: c'è un laboratorio a cielo aperto per l'Italia, il Molise La scelta della quantità al posto della qualità è tanta parte della crisi che vive l’agricoltura e, con essa, la natura con la perdita costante della biodiversità 0 I disastri stanno nella natura maltrattata e a dimostrarlo è la perdita continua della sua biodiversità animale e vegetale e la riduzione di minerali. La dimostrazione che il tipo di sviluppo neoliberista, nelle mani e nella mente delle banche e delle multinazionali, è sbagliato. Come sbagliata è l’idea di progresso, visto che la strada che l’umanità è costretta a percorrere, tracciata dall’intelligenza artificiale del dio denaro, è quella che porta direttamente nel baratro. I disastri, di uno sviluppo basato sulla depredazione e la distruzione delle risorse naturali e di un progresso che esprime solo consumismo, sono messi allo scoperto dalla situazione sempre più pesante del cli...
La stupidita è la guerra,è la peggiore delle sciagure
RispondiEliminaVerrà un giorno la pace sulla terra. Gli uomini canteranno per la guerra lontana. Il frumento crescerà e nessuno vedrà la morte sotto le bombe. La guerra ha reso invisibili le donne sotto il peso del lavoro nei campi nelle case senza alcuna ricompensa da parte dello Stato. Gli uomini chiamati alle armi per una guerra vissuta con una inutile e folle strage che ha dilapidato milioni di vite umane. Terra devastata desolata priva di vita sterile. La penuria dell inverno cede a una primavera senza fiori né frutti. La natura non rinasce non rinnova con le stagioni i riti della fertilità. Si soffre la fame. Quel lavoro di fantasia delle donne utilizzato per rendere gustoso ciò che l uomo procura col suo lavoro si spegne. Accettano rassegnate la guerra "Dio l ha voluta" dicono le sorelle di pena, Vivere dobbiamo". Il dolore non le rende inoperose resistono per custodire la famiglia la casa. Riprendono il bel gesto operoso che gli uomini hanno dovuto abbandonare. Virtuose oneste lavoratrici. Torna l uomo da una guerra violenta con la volontà di ricostruire di liberare la terra dalle macerie . Ma molti piangono la morte crudele. Sono le lacrime della povera gente lacrime silenziose segrete. Morti che non contano. Continuiamo a dimenticare la nostra umanità. I Signori della guerra mercenari terroristi mafiosi governanti si mescolano si mischiano. Provocano una quiete fatale un tempo inquieto fermo nei tristi ricordi. Un caro saluto e buona domenica
RispondiEliminaParole forti e profonde le tue intrise di dolore... molto belle.
RispondiEliminaRadici strappate dai cuori con una violenza disumana senza limiti, che Dio abbia pietà di questo mondo e di chi lo ha reso cosi. Trenta denari o mille non valgono più di una vita umana maledetti criminali...