Il non senso

Terre del Vino novembre-dicembre
Fra un anno saranno quattro i lustri che segneranno il ritorno alla mie radici, Larino nel piccolo Molise. Un ritorno che mi ha permesso di ritrovare il “Genius loci”, di accarezzarlo e difenderlo dalla disattenzione e incuria di una classe di eletti, in Regione e nei Comuni, che non sanno chi sono è e cosa rappresentano. Sto parlando dello “Spirito del luogo” di Larino e del Molise, ma questa mia riflessione vale anche per il resto dell’Italia, dell’Europa e del mondo, dato che è ovunque maltrattato e, quando va bene, trascurato. Visto che è messo in difficoltà da scelte che ne riducono il ruolo e imbrattano la sua immagine di protettore del territorio, l’origine della qualità dei suoi primari testimoni, le eccellenze Dop, Igp e Stg. Un patrimonio importante composto, ad oggi, di 852 riconoscimenti (527 sono vini Docg, Doc e Igt) da parte dell’Ue, il più ricco in assoluto, che vale oltre 15 miliardi di euro dei 500 dell’intero patrimonio annuo dell’agroalimentare italiano, di cui ben 9 dei 66 miliardi dell’esportazione di questo nostro prezioso tesoro di bontà, salute e immagine di un Paese che, serve sottolinearlo, ha ogni centimetro quadrato del suo territorio, bene comune da sempre, segnato da un’indicazione geografica, sia essa Dop,Igp o Stg. Ci voleva il neoliberismo di questi ultimi 50 anni per renderlo, in Italia, oggetto di furto, depredazione e distruzione da parte della finanza ( banche e multinazionali) e della criminalità organizzata, che, anche se non rappresenta il sistema, lo affianca, nel momento in cui la sola comune aspirazione è quella di possedere e accumulare denaro. Tutti in un modo o in un altro siamo coinvolti e presi da questo dio onnipresente, anche nostro malgrado. Ed è questo coinvolgimento che rende potente il sistema, autore dei disastri, a partire dal clima, che sta riducendo a poca cosa la Terra. Intanto la bandiera della pace, invece di essere innalzata, viene calpestata ed a pagare con la vita e le ferite questo spregio sono donne e bambini, con interi territori distrutti dalle bombe e dai missili. Un non senso segnato da odio, rancore e alimentato da terrorismi e governi che sembrano guidati da chi ha interesse nel campo della realizzazione e della vendita di armi e bombe o spera di fare affari con la ricostruzione. Se così c’è da dire che il mondo è nelle mani di pazzi criminali affamati di denaro. Torniamo, per non perdere la speranza in un domani migliore segnato dalla pace e dalla voglia di essere, con le nuove generazioni, protagonisti del riscatto della natura, maltrattata da perforazioni; cementificazioni e asfalto di territori, ancor più, negli ultimi temi, con il contributo ultimo e la diffusione delle energie rinnovabili prodotte da gigantesche torri eoliche e campi estesi di pannelli solari; disboscamenti; agricoltura industriale e allevamenti super intensivi; perdita di biodiversità; aria e acqua inquinate. In pratica tutto quello che ha segnato gli ultimi cinquant’anni con l’avvento del neoliberismo, determinando la gravità della situazione che vive il clima con il rischio del non ritorno. Un rischio sempre più vicino, visto che le decisioni prese da chi governa il mondo sono diventate solo chiacchiere e occasioni di nuovi incontri per muove promesse. L’ultima delle consolazioni diffuse dal sistema è la cosiddetta intelligenza artificiale che, con l’uomo al servizio e non padrone della stessa, risolve ogni problema. La dimostrazione del non senso del neoliberismo e del suo dio onnipotente, il denaro. Pasquale Di Lena x

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