Una bella notizia

Una bella notizia che poteva vedere protagonista il distretto "Bio- Molise", nato a Larino nel 2017 per opera dell'allora sindaco Vincenzo Notarangelo. Uno dei primi 27 costituiti in Italia che aveva cominciato a svolgere il suo compito di rendere protagoniste le aziende agricole molisane e il Molise in un campo che guarda a un nuovo domani, pieno di bellezza dei paesaggi, sostenibilità ambientale, bontà del cibo. Un'opportunità malamente bloccata da chi rappresentava il Distretto.
di Andrea Campurra -..................................................Sette distretti, appartenenti a sei diverse regioni (Sardegna, Calabria, Lombardia, Veneto, Marche e Lazio) hanno firmato la costituzione della Rete Nazionale dei Distretti Biologici d’Italia, con sede a Roma e che è stata registrata nei giorni scorsi. L’iniziativa prevede l’ingresso di altri otto distretti che sono in procinto di aderire. La Rete, informa una nota, ha l’obiettivo di rappresentare i Distretti Biologici riconosciuti e promuovere azioni condivise per la promozione del bio e delle buone pratiche in agricoltura, di salvaguardare e tutelare il patrimonio ambientale e di sviluppare le filiere puntando ai mercati esteri. “Con l’intesa raggiunta e partendo dalle esperienze dei Distretti biologici nei vari territori e le novità sia nella nuova PAC sia nella legislazione nazionale in tema di agricoltura biologica, la Rete – viene sottolineato – vuole lavorare insieme per portare avanti forti azioni a favore delle filiere biologiche e dei territori potendo contare, facendo sistema, sulle importanti risorse messe in campo col PNRR e con la PAC”.
Gli aderenti all’iniziativa sostengono inoltre che “la sfida del Green Deal con la quale i paesi dell’UE si sono impegnati a conseguire l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e con il Farm to Fork, non può essere vinta se non impegnandoci tutti in azioni di sistema. La rete Nazionale dei Distretti Biologici d’Italia – conclude la nota – mira proprio a questo, a raccogliere l’adesione di un sempre maggior numero di distretti biologici riconosciuti e, insieme, lavorare per il bene del nostro Paese”. “Lavorare in rete – afferma Andrea Campurra (nella foto di apertura), presidente del Distretto Biologico Regionale Sardegna Bio e neo eletto, all’unanimità presidente della Rete – è sempre una bella sfida. Abbiamo da subito contattato gli uffici del ministero per presentare il nostro progetto ma agiremo immediatamente su tutto il territorio nazionale organizzando manifestazioni, seminari e convegni per rilanciare il biologico e le aziende dei Distretti della Rete”. ------------------------------------------------------------------------- Fonte: ANSA

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