Mezzo cucchiaio di olio d'oliva al giorno per ridurre l'Alzheimer

Secondo uno studio dell'Università di Harvard - 28/07/2023 - Olimerca.-
Basterebbe prendere mezzo cucchiaio di olio d'oliva al giorno per ridurre il rischio di Alzheimer e altre demenze senili. Lo rivela un nuovo studio di un team di scienziati dell'Università di Harvard, negli Stati Uniti, che ha seguito l'evoluzione medica di 90.000 uomini e donne per 30 anni. Il risultato è stato che le persone che hanno bevuto più di mezzo cucchiaio di olio d'oliva, ogni giorno, hanno registrato un terzo in meno di morti per Alzheimer e altre demenze senili. Questi risultati sono stati presentati a Nutrition 2023, l'incontro annuale dell'American Society for Nutrition ed è il primo a indagare la relazione tra dieta e morte correlata alla demenza. Secondo l'autrice dello studio Anne-Julie Tessier, borsista post-dottorato presso la Harvard TH Chan School of Public Health, "Il nostro studio rafforza le linee guida dietetiche che raccomandano oli vegetali come l'olio d'oliva e suggerisce che queste raccomandazioni non solo supportano la salute del cuore, ma anche potenzialmente la salute del cervello". "Optare per l'olio d'oliva, un prodotto naturale, invece di grassi come la margarina e la maionese commerciale è un'opzione sicura e può ridurre il rischio di demenza fatale". Per produrre il rapporto, che non è stato ancora sottoposto a revisione paritaria o pubblicato su una rivista scientifica, gli scienziati hanno analizzato i dati di oltre 90.000 americani nel corso di tre decenni: 60.582 partecipanti erano donne; 31.801 erano uomini. Nel corso dello studio, 4749 partecipanti sono morti di demenza. Gli scienziati hanno scoperto che i partecipanti che consumavano più di mezzo cucchiaio di olio d'oliva al giorno avevano un rischio inferiore del 28% di morire di demenza, rispetto a quelli che non consumavano mai o raramente olio d'oliva. Inoltre, la sostituzione di 5 grammi o circa un cucchiaino di margarina o maionese al giorno con olio d'oliva è stata associata a un rischio inferiore dell'8-14% di demenza.

Commenti

  1. La cosa che più mi affascina dell'olio di olia evo è il suo silenzio, che sta a significare il suo carattere di elemento di non disturbo, ma solo di benessere. Ogni giorno la scienza conferma con i dati quello che i popoli del Mediterraneo sanno da almeno seimila anni, cioè da quando l'olivo della terra della mezzaluna fertile, in compagnia con l'altra pianta, altrettanto sacra, la vite, si è spostato per rendere il paesaggio dei Paesi bagnati dal "mare nostrum", ancora più bello; assicurare la salute de tanti territori e quella dei suoi abitanti. L'altra cosa che mi affascina di questo amico dell'umanità è il suo scorrere lento ed essere capace di entrare ovunque, soprattutto nel cuore e nella mente di chi sa che è un grande amico. Basta un cucchiaino ogni mattina a digiuno per rendersene conto. Come dire "basta poco per stare bene". Io e gli amici che ne fanno uso l'abbiamo verificato con L'Olio di Flora, il "Gentile di Larino" che da il Monte controlla un paesaggio a 360 gradi, che va dalla montagna di Frosolone, alle Mainarde e, poi, dalla Maiella al Gran Sasso per entrare nell'Adriatico e scendere, toccando le isole Tremiti, da Punta Penna fino al Gargano. Il paesaggio di mille paesaggi stupendi. che raccontano la bellezza, la sorgente di ogni arte e di mille sogni, i più belli, che l'uomo moderno, nelle mani del dio denaro, non sa cos'è e, così, distrugge per appagare la sua avidità.

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