Piantagioni di datteri al posto dei vigneti

Il pronostico del meteorologo Mercalli: “Dite addio al vino” da Notizie Vino di Gambero Rosso - 21 Lug 2023, 11:47 | a cura di Gianluca Atzeni------------------------------------------------------------------------------------------------- NELL’ESTATE PIÙ CALDA DEGLI ULTIMI DECENNI, ARRIVA LA PROVOCAZIONE, IN UN'INTERVISTA A LA STAMPA, DEL PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ METEOROLOGICA ITALIANA CHE PER IL SETTORE VITIVINICOLO SUONA COME UNA PREVISIONE APOCALITTICA
Coltivare datteri al posto delle viti. La previsione, apocalittica per il settore vino, è di Luca Mercalli, meteorologo, intervistato dal quotidiano La Stampa, si sofferma sull'anomalia climatica dell'estate 2023. “Non possiamo ancora basare i nostri discorsi sulle statistiche. È ancora troppo presto, l'estate è appena iniziata. Un consuntivo potremo farlo a settembre e ora possiamo solo guardare mese per mese”, ha dichiarato l'esperto, sottolineando che nel mese di giugno sono stati in “molti a pensare che abbia fatto fresco, invece è stato tra i più caldi in 220 anni, sempre secondo dati Cnr. Solo che è stato molto nuvoloso e nessuno si è accorto di questo caldo”. Il ruolo del climate change nell’agricoltura Secondo Mercalli, che presiede la Società meteorologica italiana, le ondate di calore di queste settimane sono figlie del climate change: “È il sintomo per eccellenza. Con il riscaldamento globale il primo sintomo è l'ondata di calore. Non solo in Italia. In tutto il mondo: in Cina hanno superato i 50 gradi, si pensi agli incendi in Canada, che non c'erano mai stati di quelle dimensioni; poi abbiamo gli oceani, che non sono mai stati così caldi. Soprattutto l'Atlantico, che è ai suoi massimi storici: 4,6 millimetri all'anno è la media mondiale della crescita degli oceani”. Tutto ciò, secondo Mercalli, cosa comporta? “Il pianeta” – sottolinea - “sta dando i numeri, con conseguenze gravissime per l'agricoltura, l'energia, la salute, le migrazioni. La vita cambierà completamente. Si pensi ai vigneti del Piemonte, che non ci saranno più, coltiveremo datteri”. 2023: l’estate più calda Quella appena iniziata si preannuncia come l'estate più calda degli ultimi decenni: “Un grosso anticiclone africano domina la nostra penisola. Ormai, dopo il 2003 è diventato una presenza costante delle nostre estati. In quell'anno, per la prima volta abbiamo avuto 40 gradi a Torino, 40 a Milano, 40 a Parigi, temperature che prima non si erano mai viste”. Un'estate in cui si contarono 70mila morti, di cui 20mila in Italia. Numeri simili alla pandemia da Covid. “Dopo il 2003” ha proseguito Mercalli “abbiamo avuto altre stagioni difficili: 2015, 2017, 2019 e ancora quella dell'anno scorso, il 2022, da classificare quasi a pari merito col 2003, quando abbiamo contato 60mila morti, 18mila in Italia”.

Commenti

  1. Un articolo quello ripreso da Gambero Rosso e sopra pubblicato indirizzato a tutti quelli che negano la verità espressa, ogni minuto di ogni giorno, dalla sempre più grave situazione climatica, nonostante gli impegni presi dai governi di ogni Paese del mondo sin dall'incontro di Parigi del 2015. Impegni mai mantenuti per la ragione che mettevano, e mettono, in discussione il neoliberismo, il sistema predatorio e distruttivo inginocchiato al dio denaro. Tant'è che tutti gli altri summit sul tema sono da considerarsi scampagnate per i capi di governo, ovunque al sevizio del consumismo spietato, che solo pochi hanno il coraggio di analizzare e mettere in discussione. Ho letto ieri la notizia di un grosso giacimento di petrolio in Alaska e dell'apertura di decine di nuove miniere di carbone in Cina. I due imperi che si contendono il mondo dopo aver collaborato alla sua estinzione. Che bella soddisfazione!

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  2. Datteri da vino! Che buoni! E soprattutto, che vino!

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