Biologico: corsa ai terreni, effetto rincari sui consumi
A causa dell’aumento dei prezzi si riducono al 3,6% gli acquisti di prodotti. Cresciuta al 19% la quota dei campi «sostenibili», pari a 2,3 milioni di ettari
L’obiettivo indicato dall`Europa è da raggiugere nel 2030, ma sei regioni italiane Toscana, Marche, Lazio, Basilicata, Calabria e Sicilia – l’hanno già fatto. E tutto il Paese è lanciato a grande velocità verso il target del 25% di terreni agricoli coltivati con sistemi biologici ben prima della scadenza indicata da] programma europeo Farm to Fork.
Anche nel 2022 le superfici BIO sono cresciute (del 7,5%, il doppio del tasso di incremento dell’anno precedente) portando al 19% la quota dei campi biologici sul totale dei tradizionali. Con 2,3 milioni di ettari e col più alto numero di produttori, trasformatori e importatori (92mila in tutto), l’Italia si conferma al primo posto nel settore in Europa.
IL NODO PREZZI
Purtroppo, la crisi economica degli ultimi anni non sta però premiando gli investimenti e i maggiori costi di produzione degli agricoltori BIO. l’incidenza già bassa delle vendite BIO sulla spesa agroalimentare complessiva, nel 2022 è scesa dal 3.9% al 3,6%.--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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Fonte: Il Messaggero
La grande occasione per Larino e il Molise con la nascita nel 2017 (Sindaco Notarangelo) del Biodistretto "Laghi frentani", in seguito Distretto "Bio Molise", da tempo bloccato e non operativo.
RispondiEliminaDa chi bloccato e perché?
EliminaDa chi ancora lo presiede, il sindaco di Larino.
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