Il 25 Aprile e il contributo di Gramsci alla lotta di liberazione dal nazifascismo

Sono certo che queste parole, di grande attualità, abbiano alimentato la mente e il cuore dei partigiani e dato loro il coraggio di lottare per innalzare più in alto possibile la bandiera della liberazione dalla tirannia nazifascista e della pace contro ogni guerra. Di grande attulità, dicevo, visto il sistema neoliberista, quello del denaro, delle armi, delle perforazioni, dell'agricoltura industrializzata e degli allevamenti superintensivi, della depredazione e distruzione che sta facendo impazzire il clime e riducensdo a poca cosa le risorse della terra. Ecco che, oggi più che mai, c'è bisogno - come scriveva Gramsci - di "tutta la nostra intelligenza", di "tutto il nostro entusiasmo" e di "tutta la nostra forza" per combattere e battere un sistema che, in mancanza del senso del limite e del finito, sta portando l'umanità nel baratro. Tutti insieme a cantare "Bella ciao"-
sull’Avvenire dei Lavoratori-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------.-------------- Grava perciò su di noi l’onore non lieve di proseguire in una tradizione politico organizzativa uscita vittoriosa dalla Seconda Guerra Mondiale e che a buon diritto può prendere la parola in questo 78.mo Anniversario della Liberazione. Possiamo e dunque dobbiamo parlare. Bene. Che dire, senza troppo tergiversare, di questo governo a guida meloniana? La premier stessa spicca per neo-revisionismo, e basti notare che, sull’eccidio perpetrato il 23 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine, Meloni ha pesantemente tentato di manipolare la verità storica, parlando di quella strage nazifascista come di una persecuzione anti-italiana. In questo modo ha dato la stura a un’intera telenovela di provocazioni. Oggi la premier ha scritto sul Corriere che le destre parlamentari hanno “dichiarato la loro incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo”. Traduciamo: il 25 Aprile del 2023 Giorgia Meloni – con vellutata ipocrisia – ci fa sapere che lei non abbraccia il valore dell’“antifascismo” su cui si fonda la nostra Costituzione. Landini- Segretario CGil--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------25 Aprile: la storia non si cambia------------------------------------------------------------------------------------- Alla domanda cosa significa il 25 Aprile, la risposta del leader di Corso Italia è chiara: "Significa libertà e democrazia. Significa una Costituzione fondata sul lavoro che nasce dalla lotta di liberazione degli italiani scesi in campo per sconfiggere nazismo e fascismo". E reputa "un’offesa a tutti gli antifascisti" le parole presidente del Senato Larussa che dice che nella Costituzione non c’è la parola antifascismo. "La storia non si cambia, come non si cambia il divieto inserito in Costituzione di ricostituire il partito fascista. Siamo tornati liberi grazie a chi ha donato la vita per ridare a tutti democrazia e libertà. Non a caso abbiamo scelto i 75 anni della Costituzione antifascista e il suo articolo uno come tema del Primo maggio: l’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro".------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Un Primo maggio di lotta Nel giorno della Festa dei lavoratori, il governo ha convocato un Consiglio dei ministri per varare il decreto Lavoro. "Il Primo maggio - sottolinea Landini - è e resta una giornata di lotta e mobilitazione dei lavoratori. Penso che il governo dovrebbe pensare ai lavoratori tutti i giorni, non solo il Primo maggio. Non è questo il momento di fare propaganda, ma di dare risposte. Leggiamo di questo decreto sui giornali, visto che i sindacati non sono stati mai convocati. Ma nelle numerose assemblee di aprile nelle industrie, nella sanità, nei supermercati, abbiamo trovato lavoratori, giovani e precari pronti a mobilitarsi per ottenere risultati".

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