Nuovi studi sulle microplastiche
di Bartolomeo Terzano
Recentemente, grazie alla mia affiliazione ad ISDE Italia (Medici per l’ambiente), ho ricevuto l’invito a partecipare ad un gruppo di lavoro composto da esperti in vari campi scientifici, dalla ricerca alla pratica clinica quotidiana, proprio nel settore che indaga sulla presenza e gli effetti delle micro e nano plastiche presenti nell’ambiente.
Le microplastiche (MP) sono rapidamente diventate un problema
di salute pubblica...
Come spesso succede e nel passato è successo frequentemente, la scienza e la ricerca giungono a conclusioni con alcuni anni di ritardo rispetto a comportamenti irresponsabili del mondo dell’industria e dell’economia che, osannando gli interessi di sviluppo e sottacendo i rischi di esposizione delle popolazioni, spesso promuovono nuove sostanze ancora non sottoposte a verifica....
Un recente studio (1)
ha indagato la presenza di microplastiche nelle acque minerali in bottiglia, controllandone contemporaneamente sia le dimensioni sia il numero e calcolando infine la quantità ingeribile dall’uomo o dal bambino.
Ebbene le MP sono state trovate in ogni bottiglia
di plastica
ed è stato calcolato un rischio di ingerire oltre un milione e mezzo di microplastiche per Kg di peso corporeo/giorno negli adulti e nei bambini fino a 87,8 mg/kg di peso corporeo al giorno.
Un dato fortemente preoccupante anche perché i bambini in fase di sviluppo mangiano e bevono e assimilano di più di un organismo adulto...
Un ulteriore recentissimo studio (2)
ha cercato e contato le MP negli alimenti di uso quotidiano tipo frutta e verdura calcolandone, anche in questo caso, la dose edibile giornaliera (EDIs) per adulti e bambini.
Sono state riscontrate MP in tutti i campioni.
Mi angustia e mi sprofonda in un grande sconforto pensare che un inquinante inesistente fino a pochi decenni fa sia diventato così pericoloso e contaminante tanto da essere presente in forma microscopica negli alimenti e possa essere ingerito ogni giorno con l’alimentazione. Preoccupa ancor di più sapere che anche i prodotti biologici siano contaminati da microplastiche.
L’ipotesi avanzata dallo studio citato è basata sull’idea che le MP siano trasportate all’interno dei frutti e delle verdure seguendo la strada biologica del carbonio.
Fermiamoci un momento a riflettere perché tutti gli esseri viventi sono costituiti a base di carbonio........................................................................................................
1) Exposure to microplastics (<10 mm) associated to plastic bottles
mineral water consumption: The first quantitative study
P. Zuccarello, M. Ferrante*, A. Cristaldi, C. Copat, A. Grasso, D. Sangregorio, M. Fiore,
G. Oliveri Conti
Environmental and Food Hygiene Laboratories, Department “G.F. Ingrassia”, University of Catania, Italy
2) Micro- and nano-plastics in edible fruit and vegetables. The first diet risks
assessment for the general population
Gea Oliveri Conti (PhD)a, Margherita Ferrantea,∗, Mohamed Bannib,c, Claudia Favaraa,
Ilenia Nicolosia, Antonio Cristaldi (PhD)a, Maria Fiore (PhD)a, Pietro Zuccarello (PhD)a
a Environmental and Food Hygiene Laboratory (LIAA), Department of Medical, Surgical
Sciences and Advanced Technologies “G. F. Ingrassia”, Catania University, Via
Santa Sofia 87, 95123, Catania, Italy
b Laboratory of Biochemistry and Environmental Toxicology, Sousse University,
Chott-Mariem, 4042, Sousse, Tunisia
c Higher Institute of Biotechnology, Monastir University, Tunisia
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