I polmoni distrutti del pianeta.

AutoreAdmin Pubblicato il15 Gennaio 2023 CategorieCO2, ISDE Medici per l'Ambiente, Tutela del territo - ReteAmbientalista
Il governo di Bolsonaro è stato, secondo i dati ufficiali, il peggiore della storia per la deforestazione in Amazzonia. Nel solo dicembre 2022, che è stato per lui l’ultimo mese di presidenza, sono stati eliminati oltre il doppio degli alberi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un aumento del 150%. Le immagini satellitari mostrano la distruzione di 218,4 chilometri quadrati di vegetazione nella parte brasiliana, circa il 60% della più grande foresta tropicale del mondo. Si tratta del terzo dicembre più distruttivo per il “polmone verde” della terra da quando la situazione viene monitorata, dopo quelli del 2017 e del 2015. La questione è di estrema importanza per ISDE (clicca qui) i medici che si occupano di ambiente stanno esprimendo forte preoccupazione per ciò che sta accadendo alla foresta amazzonica, il cui stato di salute è direttamente correlato alla crisi globale del clima e che per questo non è patrimonio del solo Brasile ma del mondo intero. Conservare e preservare le foreste è infatti fondamentale per aiutare il nostro pianeta a ridurre la quantità di anidride carbonica (CO2) presente nell’atmosfera. La CO2 è il principale imputato della crisi climatica tra i gas serra e la sua alta concentrazione è responsabile per il 70% del surriscaldamento globale. Il problema della CO2 si affronta da un lato diminuendo drasticamente le nuove emissioni nell’atmosfera causate dalle attività umane e dall’altra aiutando l’atmosfera a “disintossicarsi” dalla CO2 in eccesso, attraverso il ricorso a ‘strumenti’ in grado di assorbire l’anidride carbonica, come la fotosintesi clorofilliana svolta dai vegetali. ....................................................-------Nostra nota - Altro che pannelli solari a terra e pali eolici di 250 metri di altezza! Sono un furto di cibo e di paesaggio che hanno bisogno di fossili, cioè dei primari responsabili, insieme con l'agricoltura industrializzata e gli allevamenti super intensivi, della situazione sempre più grave che vive il clima. Ovvero il grande affare. Ci vogliono gli alberi e, per quanto ci riguarada, soprattutto l'olivo, la pianta sacra non a caso, che tra le tante virtù spese per l'uomo, ha anche quella di assorbire una quantità enorme di Co2 di fronte a quella che cede.

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