No ai Pannelli solari a terra

COMUNICATO STAMPA
23/11/2022Slow Food Italia- Via della Mendicità Istruita, 14 - 12042 Bra (CN)- Tel. 0172 419 611- Fax 0172 421 293- info@slowfood.it- www.slowfood.it- Condotta di Termoli- C.F. 91037210704------------------------------------------------------ Presentato il ricorso al Presidente della Repubblica contro la realizzazione di un parco fotovoltaico su terreni agricoli fertili nel Basso Molise. Sottoscritto da Slow Food Regionale Abruzzo-Molise e da AIAB Molise (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica Molise A.P.S.), con il sostegno di Italia Nostra Molise, della Fondazione "Lorenzo Milani" e de "la Fonte", con l'assistenza dell'avvocato Riccardo Vaccaro, è stato inoltrato al Presidente della Repubblica Italiana un Ricorso Straordinario (ex art. 8 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199), contro la Regione Molise e ENEL Produzione S.p.A., per chiedere l'annullamento della Determinazione Dirigenziale della Regione Molise n. 4198 del 20.07.2022, con la quale è stata autorizzata la realizzazione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza nominale pari a 2142 kWp e potenza massima di immissione alla rete elettrica pari a 1800 kWp e relative opere di connessione da ubicarsi nel Comune di Larino (CB) in Contrada Piane. In Molise sono state avanzate richieste per istallare pannelli fotovoltaici su circa 2000 ettari di terreni agricoli feritili, collocati nel Basso Molise. Si tratta di richieste assurde e inaccettabili se si tiene conto che in Molise ci sono circa 36.000 ettari di terreni classificati come non agricoli, dove l'istallazione di pannelli fotovoltaici potrebbe avvenire senza danno per la collettività. La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rappresenta un passaggio necessario per contrastare i cambiamenti climatici e per garantire autonomia energetica al nostro paese sottraendolo alla dipendenza e al ricatto delle nazioni che detengono il possesso delle fonti fossili. La guerra contro l'Ucraina, scatenata dalla Russia, ha messo drammaticamente in evidenza quanto sia rischiosa e economicamente insostenibile la dipendenza energetica. Ma, proprio per questo, è necessario che lo sviluppo e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non avvenga sottraendo terreni fertili destinati all'agricoltura e all'allevamento. La dipendenza dall'estero per soddisfare la necessità di cibo non è certamente meno grave e pericolosa della dipendenza energetica, come la vicenda dell'esportazione di grano dall'Ucraina sta evidenziando. Le associazioni che hanno promosso il ricorso, rivolgendosi alla massima carica dello Stato, hanno voluto denunciare e fare luce sull'inquietante scelta fatta dalla Regione Molise che, contravvenendo alla legislazione europea, nazionale e regionale, sta concedendo senza nessuna remora autorizzazioni per la realizzazione di parchi fotovoltaici e eolici su terreni agricoli fertili, sottraendoli all'agricoltura che, con le sue produzioni enogastronomiche, rappresenta una delle voci economiche più significative e caratteristiche del Molise. Il Molise è l'unica regione ad aver perso popolazione dall'unità d'Italia. Ogni anno diverse migliaia di molisani lasciano la propria regione. Distruggere l'agricoltura significa favorire l'abbandono delle campagne e lo spopolamento dei comuni molisani, per questo la tutela dei terreni fertili è una condizione irrinunciabile per salvare il futuro del Molise.

Commenti

  1. Dopo il No del Distretto del Cibo "Olio Evo Molisano" bisogna dire grazie ai promotori e a quelli che hanno sottoscritto questo ricorso al Presidente della Repubblica perchè denuncia una situazione davvero incredibile, il furto di cibo, cioè il furto della nostra vita e tutto grazie alle scelte di chi, ai vari livelli, ha già permesso questo scempio. La dimostrazione di governi culturalmente succubi del sistema neoliberista delle banche e delle multinazionali. Il sistema che ci sta rendendo numeri alimentati da cibo artificiale. Pazzia!

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  2. Pura follia usare terreni fertili per centrali fotovoltaiche, è come tagliare il ramo sul quali si sta seduti.La follia del “ sempre più denaro” se non fermata sarà la fine del genere umano

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  3. Mi associo! E dico che questi non solo ci fanno ma ci sono, sono proprio quelli che dopo la devastazione industrializzata vogliono affamarci per possederci sempre. Quest'articolo è bellissimo, non tanto per la denuncia che è sacrosanta ma soprattutto per la proposta che da valore alla protesta "in Molise ci sono circa 36.000 ettari di terreni classificati come non agricoli, dove l'istallazione di pannelli fotovoltaici potrebbe avvenire senza danno" . Ben detto!

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