Monumento la “Partenza ed il Ritorno”

di Nicola D'ambrosio....................................... Dalla Villa Comunale con zampillo e panchine in pietra
Larino Villa Comunale 1965
L’opera d’arte la “Partenza ed il Ritorno” ha sostituito lo zampillo e le panchine in pietra
Monumento rappresentante due momenti diversi della vita comune di un emigrato: la “Partenza ed il Ritorno” Inaugurato in occasione della festa patronale di San Pardo il 24 maggio 2007 Il Vice Sindaco di Larino Ruggiero Pizzi, alla presenza di due larinesi emigrati in Australia, dopo la benedizione impartita da Don Giovanni Licursi, ha scoperto, le tre opere d’arte donate dalla Comunità Larinese emigrata a Melbourne in Australia alla loro città natale. Il progetto è stato portato avanti tenacemente dal professor Umberto Cerio scomparso nel mese di febbraio 2020, ed è stato condiviso dal critico d’Arte larinese Antonio Picariello scomparso il 15 maggio 2020. L’opera d’arte, composta da tre sculture, è stata realizzata da due artisti, Michele Carafa di Termoli e Antonio Giordano di Santa Croce di Magliano. Una rappresentanza della Comunità Larinese emigrata a Melbourne era presente all’inaugurazione. Monumento la “Partenza ed il Ritorno” Foto D’Ambrosio Franco – 17 Luglio 2013
Opera dell’Artista, di Termoli, Michele Carafa “Il Ritorno” in cui l’uomo, il larinate di Melbourne, attraversa simbolicamente una porta, quella che lo vede tornare a Larino Opere dell’Artista, di Santa Croce di Magliano, Antonio Giordano “La Partenza” A sinistra, altorilievo su pietra con a lato i simboli distintivi della città frentana come il rosone della Cattedrale, il leone alato, il carro di San Pardo. A destra, le figure scolpite sono costituite da un uomo con un bambino sulle spalle ed una donna al suo fianco che sono state immortalate nell’atto della partenza, dell’allontanamento dalla città. (Antonio Giordano è scomparso improvvisamente nel mese di agosto 2013) Martedì 13 settembre ho inviato una mail All’Assessore alla Cultura del Comune di Larino Maria Giovanna Civitella in merito al monumento la “Partenza ed il Ritorno” chiedendole quanto segue: “Nell’inviarle la documentazione, le chiedo se è possibile studiare una targa, segnaletica artistica, resistente alle intemperie, con i nomi degli artisti, Michele Carafa e Antonio Giordano, la data 24 maggio 2007, ciò che rappresenta il monumento, e chi lo ha donato, tutti questi dati come sostiene anche Valeria Vitulli completerebbero l’opera. Per uno studio della targa si potrebbe sentire il parere dell’artista termolese Michele Carafa, purtroppo l’artista Antonio Giordano è deceduto nel mese di agosto 2013. Secondo il mio parere è importante far conoscere determinati riferimenti del monumento per non lasciare l’opera d’arte nell’anonimato, chi passa e la osserva conoscerà la storia che lega l’opera a Larino e resterà vivo il legame tra chi è partito e chi resta e chi un giorno ritornerà”. Infine un mio pensiero al di là di ciò che ho scritto all’Assessore alla Cultura. Penso che l'Amministrazione Comunale di Larino dovrebbe far conoscere nelle scuole, di ogni ordine e grado, ciò che a Larino c'è di bello e che merita rispetto, educare all'arte, non è possibile deturpare i monumenti, vedi il monumento "Ai Larinesi Emigrati" del 1987, mancano delle lettere (a meno che si sono staccate da sole, ma dubito), oppure come mi hanno fatto notare l'opera di Antonio Giordano “La Partenza” è stata danneggiata e tutto il complesso del monumento è in stato di abbandono. Nicola D’Ambrosio

Commenti

  1. tu che hai oltraggiato quest’opera d’arte, tu che ti nascondi dietro l’anonimato e non hai il coraggio di dire perché l’hai fatto e cosa ti ha spinto, tu che con la tua azione hai offeso non solo i larinesi emigrati a Melbourne in Australia e che l’hanno donata alla città di Larino ma anche tutti i larinesi di Larino, vergognati doppiamente.
    Vedi anche
    Larino. Mutilata l’opera donata alla città dai larinesi emigrati in Australia - 6 settembre 2022
    https://www.viaggionelmolise.it/larino-mutilata-lopera-donata-alla-citta-dai-larinesi-emigrati-in-australia/

    Nicola D’Ambrosio




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