A Sassius Ris. 2016, la novità della Di Majo Norante, i tre bicchieri 2023 del Gambero Rosso

da GamberoRosso
Non solo aglianico: dal futuro della tintilia ai grandi bianchi Tornando al tema che ci sta più cuore, il vino, la produzione si concentra su altopiani tra il mare Adriatico e Campobasso, anche se nell'ultimo decennio diversi produttori si sono spinti verso l'alto, coltivando a ridosso delle verdi catene montuose. Siamo fortemente convinti che la tintilia sia sempre più il biglietto da visita enologico in regione. Un vitigno autoctono il cui nome deriva da "tinta", per via della sua intensa tonalità e ricchezza di antociani. Dà vita a vini dai tipici richiami mediterranei tanto nel profilo minerale quanto nel registro di erbe mediterranee. E si tratta anche di una varietà versatile, i vini in rosa realizzati sono sempre più interessanti e ben definiti, con una speziatura fine ad esaltare la beva. Altro ruolo importante spetta all'aglianico, da pensare in maniera contemporanea, con macerazioni leggermente più brevi, di pari passo diminuisce il tempo di maturazione nelle botti piccole. Sono queste modifiche che hanno a che vedere tanto con il gusto attuale, ma anche come risposta a un cambiamento climatico sempre più netto, le uve in cantina sono via via più mature e non hanno bisogno di ulteriore ossigeno. Sul versante dei bianchi, abbiamo assaggiato delle interessanti versioni di falanghina, fiano e greco: vini fragranti e ideali compagni della tavola di tutti i giorni. Per quanto riguarda il nostro massimo riconoscimento, il Tre Bicchieri, se lo aggiudica la Di Majo Norante con il Molise Aglianico Sassius dell'ottima annata 2016: un rosso mediterraneo, ricco e profondo. Molise Aglianico Sassius Ris. 2016 Di Majo Norante

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