Vincenzo Tozzi riconfermato sindaco di Guardialfiera, città dell'olio e dell'olivo "Fausto"

di Vincenzo Di Sabato - Saggezza e attese nell’affermazione plebiscitaria dei nuovi amministratori di Guardialfiera
“Il nostro destino viaggia su un lago ancora inesplorato, dove le onde si susseguono in un gioco incessante di luce. E’ l’inquieto bacino di novità! Al centro, come fra la notte e l’aurora, c’è un’isola verdeggiante, dove il sole bacia l’ombra vaporosa e dove gli uccelli amanti cantano la speranza”! Emozioni che sembrano scaturite oggi dall’animo di un guardiese,… di un molisano. Appartengono invece a Tagore il più grande poeta dell’India moderna, uno dei maggiori filosofi del mondo morto nel 1941. Portavoce di un messaggio di armonia universale. Egli confidava nell’amore; avversava odio e violenza ed ha anche sussurrato che “l’amore è il significato ultimo di tutto quello che ci circonda”. La citazione introduttiva stupisce. Pare scritta e indirizzata agli amministratori appena eletti e rieletti di Guardialfiera e al suo popolo che intravede nel lago speranza e sviluppo, in quell’isola verdeggiante che annulla dissidi e che illumina voli e canti di uccelli in amore. Per la prima volta, nella storia contrastata di Guardialfiera e nella frenesia del vivere, trionfa l’unità. Una sola lista concordata che annienta l’odio e soffoca la pigrizia. Tagore è attuale, e a Vincenzo Tozzi – Sindaco per la seconda volta – dai freschi gerenti al Palazzo di Città, cinguetta di nuovo il suo canto di scienza e di sapienza. E la gente di Guardialfiera, quella di Jovine, arguta e sottile, saluta i governanti con questa regola di San Tommaso d’Aquino: “chi realizza e dice il vero, non potrà più essere sconfitto, chiunque abbia di fronte!”. vincenzo di sabato

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