Dal Bio-distretto della via Amerina nasce una nuova sfida per il turismo green

Non solo un modello vincente di agricoltura sostenibile per produrre cibo di qualità. Il Bio-distretto della via Amerina e delle forre diventa anche un volano per un turismo tra gastronomia, cultura e promozione del territorio. Un progetto che coinvolge 13 comuni (Calcata, Faleria, Nepi, Civita Castellana, Castel Sant'Elia, Fabrica di Roma, Gallese, Corchiano, Vallerano, Vignanello, Vasanello, Canepina e Orte) e diverse altre realtà locali che con la DMO, Destination Management Organization, possiede un organismo nuovo che avrà il compito di coordinare gli attori e promuovere le attrattività della Tuscia orientale. "Il progetto aiuterà a promuovere l’immagine e le meraviglie dell’Agro Falisco, un territorio che si apre a un turismo lento e green, per chi vuole conoscere la Via Amerina, il Parco Regionale della Valle del Treja, parte dei monti Cimini e degustare piatti della tradizione con prodotti di altissima qualità, o scoprire il mondo dei Falisci, i beni archeologici e l’arte della ceramica - spiega il destination manager della DMO, Alberto Renzi - Punteremo sulla partecipazione di chi vorrà dare un contributo e collaborare con il Bio-distretto per favorire la messa in rete degli attori territoriali e un modello di turismo sostenibile e che si prenda cura di ciò che abbiamo ereditato dal passato”.
“La tutela delle virtù ambientali, produttive e culturali del nostro territorio - sottolinea il presidente, Famiano Crucianelli - ci ha portati a questo ulteriore impegno di valorizzazione e promozione territoriale. A conferma di quanto sia importante per le nostre comunità e per il territorio dell’Agro Falisco coniugare entro una sola strategia sostenibilità ambientale, economica e sociale”. L'attività del Biodistretto si intreccia anche con altre realtà importanti come quella della via Francigena. Anche per questa ragione tra gli amici del biodistretto c'è il consulente ai cammini della Regione Lazio, nonché Vicepresidente dell’Associazione europea delle Vie Francigene, Silvio Marino. Alla presentazione della Destination Management Organization hanno partecipato: l’etruscologa ed ex vice-sovraintendente dei Beni archeologici dell’Etruria meridionale, Maria Anna De Lucia Brolli; Paolo Piacentini, esperto dei cammini del MiC (già presidente nazionale Federtrek), il sindaco di Calcata, Sandra Pandolfi e Vanessa Losurdo, responsabile settore turismo del Biodistretto.

Commenti

  1. Grande Famiano, on- Crucianelli, che tanto ha lavorato per questo importante risultato, offrendo anche, con l'on. Di Stasi, non pochi suggerimenti alla nascita del Bio distretto dei "Laghi frentani", nato a Larino nel 2017, poi denominato "BioMolise". Uno dei primi trenta nati in Italia che, per pura distrazione del suo presidente, l'attuale sindaco della "Città del Sollievo", non è diventato il primo dei Distretti del Cibo del Molise.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch

Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura

La tavola di San Giuseppe