LA PACE DENTRO

di Umberto Berardo Non uscirò sul balcone;/ sarò invece presto,/ quando ancora tutti dormono,/ sul punto più alto del paese.// Legherò la bandiera della pace/ avvolta sulle mie spalle affaticate/ che non reggono più/ l’indifferenza o l’assuefazione/ di quanti guardano il male/ chiudendo gli occhi/ o girandosi dove conviene.// Non voglio neppure/ la miopia o lo strabismo/ di chi cerca sempre altrove/ le cause del male/ che mettono radici ovunque/ ed attecchiscono con forza/ dentro una coscienza prigioniera/, malata di egoismo e di potere.// Griderò a lungo,/ sui tetti e all’orizzonte,/ il cono d’ombra/ in cui siamo precipitati,/ sempre più orfani degli altri,/ e pure l’assoluta inconsapevolezza/ di una politica fallimentare/ come la nostra marginalità/ ripiegata nella sicurezza/ egoistica, escludente,/ lontana dai semi dell’amore.// Poi urlerò il lungo elenco/ delle azioni non violente/ e scriverò nel cielo/ il vigore educativo/ di una nuova antropologia/ che spero ci porteranno/ ad un nuovo ordine mondiale/ prima che i folli possano distruggere/ questo mondo potenzialmente così bello.

Commenti

  1. Commovente, toccante, coinvolgente, un invito a riflettere a gridare, urlare, come scrivi tu, prima che i folli possano distruggere questo mondo potenzialmente così bello.
    Nicola D'Ambrosio

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  2. Grazie, Nicola. Continuiamo a lavorare per affermare gli ideali nei quali crediamo.

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