da Zi’ PEPPINO, IL MOLISE A TAVOLA

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Ieri sera, a Termoli, l’inaugurazione di questo nuovo ristorante in via Policarpo Manes, la stradina che nel Borgo antico, dalla piazza della Cattedrale porta alla scala a chiocciola che guarda il porto con le sue barche da pesca, proprie di una città marinara.  

Zì Peppino, però, si presenta come il ristorante della terra molisana e non del mare, nella Termoli, fondatrice delle “Città dell’Olio”, che ha tutto per essere riconosciuta, se vuole, la culla delle “Città della cucina marinara”. È questa solo una delle eccezioni che caratterizzano questo ristorante aperto, con grande partecipazione, nel luogo sacro  della cucina marinara con oltre 100 ristoranti che, quando aprono le loro porte, fanno sentire il profumo de “U bredétte”. Da Zì Peppino, il profumo è quello del ragù, di una salsiccia, un torcinello, una ciabbotta, una “pizz’è fje”, una trippa o una fegatazza, verdure di campo e insalata condite con  olio extravergine di oliva, “Gentile”, soprattutto delle terre che circondano quel luogo magico che il Santuario della Madonna del Canneto di Roccavivara.

Locale sobrio, tutto bianco,che si apore con una saletta presentazione di vini, oli e altri prodotti, 4 tavoli da 4 posti con la cucina in fondo che permette di vedere il cuoco al lavoro, e fatti tre scalini, un'altra sala con una credenza, 6 tavoli e il camino in fondo. Anche questa bianca, moderna, in netto contrasta con la storia antica del cibo molisano.  

L’altra eccezione è che il ristorante Zì Peppino apre nel momento tragico del Covid, che è stato e continua a far vivere la paura della chiusura.

La regola di Zì Peppino, il Molise a tavola, è che ogni piatto racconta la Regione dei monti, delle colline e del mare, ad eccezione di quello a base di baccalà, cucinato in mille maniere, soprattutto nel Molise delle campagne che, nel baccalà, ritrovavano il pesce.

Tutto questo per dire anche, che , in casi del tutto eccezionali, eventi programmati, il cuoco scelto da zì Beppino, Gian Luigi Contestabile, un giramondo di Castropignano, è ben lieto di preparare un pranzo o una cena tutta a base di pesce in onore dei pescatori termolesi e della grande tradizione.

Il menù apre, non a caso “il Molise a tavola”,  con una presentazione dei testimoni del territorio molisano, le eccellenze Dop e Igp, quale benvenuto, soprattutto per il turista che arriva da lontano.

In bella mostra un grappolo d’uva in rame che con le sue foglie accoglie una bottiglia di Tintilia di Di Majo, un’opera magnifica del grande artista del ferro e del rame, Fernando Izzi di Torella del Sannio

Zì Peppino è Giuseppe Larivera, l’altra eccezione di chi, da una vita impegnato con le autolinee, si dedica alla ristorazione recuperando ambienti nel Borgo antico di Termoli e dando ad essi nuova luce.  

                                                                     Il MOLISE A TAVOLA

La Dieta mediterranea nel piatto

 

All’insegna della ricca biodiversità e dei testimoni del territorio molisano

5 DOP

(Olio evo “Molise” - Caciocavallo silano- Mozzarella di Bufala- Ricotta di

Bufala- Salamini italiani alla cacciatora)

1 IGP

Vitellone bianco dell’Appennino centrale

19 OLI

Estratti dalle 19 varietà autoctone di olivo (Gentile di Larino…..), un piccolo

importante contributo al primato di biodiversità olivicola, ben 695 varietà

(più del doppio del resto del mondo), vanto della nostra bella Italia

e delle 18 Regioni olivetate

4 VINI DOP /DOC

“Molise o del Molise”, “Biferno”, “Pentro” e “Tintilia del Molise”

2 IGP/IGT

“Osci o terra degli Osci” e “Rotae”

159 PRODOTTI TRADIZIONALI

(i prodotti riconosciuti tali da almeno da 25 anni)

Le verdure dell’orto e le erbe spontanee dei campi; La “carne dei poveri”:

fagioli, ceci, lenticchie, fave, piselli, cicerchie; le farine di grano duro e grano

tenero; di farro e di mais per pizze, pane e prodotti del forno, pasta, polenta,

minestre + i salumi e gli insaccati + i prodotti della transumanza

(latticini, formaggi, carne)

 

 

Ogni regola ha la sua eccezione: il Baccalà non è molisano,

ma arriva da lontano per rinnovare la tradizione della tavola di S. Giuseppe

e del Venerdì, giorno di magro.


 

Commenti

  1. E tanti auguri a "Zì Peppino, il Molise a tavola" !
    Però il plauso e un cordiale ringraziamento va all'amico Pasquale Di Lena che mai si smentisce, una persona sempre pronta a dare visibilità a chi fa le cose per bene ed a tutto ciò che racconta in positivo il nostro territorio.
    Speriamo all'occasione per brindare e raccontarci buone cose, insieme, da Zì Peppino.
    Facciamolo tutti quando possibile!
    (CarLuc)

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  2. Grazie Carmine. Trasmetterò tuoi auguri a Giuseppe Larivera. Sarebbe bello inizi anno nuovo

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  3. Bravo Pasquale per tutto quello che fai e che ci trasmetti

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