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Ambasciatori delle Città dell'Olio

pasquale di lena con il Presidentte Sonnessa
Turismo dell’olio, valorizzazione del paesaggio olivicolo e contrasto all’abbandono dei terreni agricoli, agricoltura sociale e educazione al consumo consapevole nelle scuole. Sono i temi affrontati dagli Stati generali dell’Associazione nazionale Città dell’Olio ieri a Siena alla presenza di circa 100 amministratori delle Città dell’Olio. "Un’occasione per definire l’agenda 2022 della Rete nazionale dei territori italiani impegnati nella promozione della cultura dell’extravergine ma anche per festeggiare un traguardo importante: la quota 400 soci, risultato che sembrava impossibile in un anno così difficile" ha dichiarato il presidente Michele Sonnessa. Ospiti d’onore dell’evento il senatore Dario Stefàno promotore della legge sull’oleoturismo, la professoressa Roberta Garibaldi autrice del Rapporto sul Turismo enogastronomico, ad di ENIT e l’enogastronomo Pasquale Di Lena, ideatore e fondatore delle Città dell’Olio, a cui l’associazione ha assegnato il titolo di Ambasciatori delle Città dell’Olio. E proprio dalla legge sull’oleoturismo è partita la riflessione: "uno strumento necessario – ha detto Stefàno - che consente agli operatori di integrare il loro reddito agricolo e dare un contributo importante alla qualificazione dell’offerta turistica di un Paese che sta ritrovando orgoglio identitario verso le proprie tradizioni".

"Cresce l’interesse dei turisti nei confronti del turismo dell’olio – spiega la Garibaldi - questo sarà un anno importante per l’enogastronomia nel turismo perché faremo le linee strategiche nazionali nelle quali anche il lavoro prezioso delle Città dell'Olio. Pasquale Di Lena, il papà delle Città dell’Olio visibilmente emozionato ha consegnato alla platea un ricordo della fredda giornata di dicembre del 1994 in cui fu fondata l’Associazione. "Senza l’Enoteca italiana di Siena né le Città dell’Olio né le Città del Vino sarebbero esistite. Qui è nata l’idea, Larino e il Molise hanno fatto da culla".


 

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Commenti

  1. Complimenti, carissimo Pasquale! Un meritato riconoscimento per il Tuo grande impegno e dedizione.
    Cari saluti
    Giovanni

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