Riflessioni

  di Nicola D'Ambrosio 


L’articolo "il clima malato toccasana del tanto atteso governo globale"di Pasquale Di Lena, postato sabato u.s. su questo blog, non può lasciarci impassibili di fronte a problemi che oggi coinvolgono tutti noi e ancor più in un futuro non lontano. Per quanto riguarda il cibo le grandi multinazionali attraverso la collaborazione di intellettuali, professionisti della salute e non, studi di marketing, campagne pubblicitarie, cercano di convincerci che la carne rossa e suoi derivati fanno male.

Bistecche 3D

Ecco allora che c’è una corsa per sostituire la carne, partendo sia da materie vegetali, estratti di alghe, che da cellule animali coltivate in laboratorio, riproducendola successivamente con stampanti 3D. Ciascuno, in futuro,  potrà stamparsi il proprio facsimile di bistecca, una fiorentina, arrosti ecc...Un percorso, questo, verso un alimento omologato, un prodotto uguale per tutti che non ha niente a che fare con il territorio e la sua storia e di quella convivialità ben espressa nel tuo articolo. Non può la dieta mediterranea - come viene giustamente sottolineato - “oggi patrimonio culturale dell’umanità” cedere il passo a prodotti artificiali, finti; tutto il mondo ci invidia questa dieta occorre, quindi,.difenderla in ogni modo per il suo valore nutrizionale e per il benessere del’umanità. 

Allevamenti intensivi

I grandi produttori non prevedono il rispetto della natura degli animali, il loro benessere psicofisico. Il bovino da carne è un animale per fare bistecche e basta, non importa delle condizioni in cui vive e come viene trattato nelle stalle. Le mucche da latte sono diventate “fabbriche del latte” queste super produzioni stravolgono la vita degli animali, consumandone il fisico nella sua funzionalità. Lo sfruttamento eccessivo della vacca con troppe gravidanze, e troppo ravvicinate compromette a tal punto il loro fisico che non riescono più a camminare sulle loro zampe. Le femmine di pollo, allevate in 32 giorni, non vedono mai la luce, diventano 2,6 Kg, in natura ci vorrebbero 6 mesi. La gallina Lohmann, un ibrido, negli allevamenti intensivi serve solo a fare più uova, nel giro di poco tempo non è più utilizzabile, viene bruciata perché non è neanche possibile utilizzarla per fare il brodo. Anche rispetto a ciò il pensiero dell'autore dell'articolo è eloquente: “il sistema ogni giorno ci conta e ci consuma, dando la colpa alla natura maltrattata con il suo patrimonio di biodiversità, la vita; ci ruba, con le multinazionali, il tempo e lo spazio, e, con le agricolture industrializzate e gli allevamenti intensivi, il suolo e la sua fertilità”. 

Insetti nell’alimentazione

Alcuni studi propendono per sostituire le proteine alimentandosi di insetti, insetti essiccati farine di insetti, ecc...L’Unione Europea ha cominciato a dare il via libera alla commercializzazione come alimento delle tarme della farina.Per Luigi Scordamaglia di Filiera Italia, il primo via libera Ue all'insetto per uso alimentare rappresenta “un altro paradosso di un approccio troppo ideologico alla Farm to Fork”. Il consigliere delegato di Filiera Italia contesta come da una parte si spinga “verso una messa in discussione della produzione delle nostre straordinarie eccellenze alimentari, prodotte secondo un modello di sostenibilità unico al mondo.ilsole24orecom “Insetti da mangiare, la UE approva. Previsti investimenti per 3 miliardi” 

Mi è capitato di vedere un filmato sulla possibilità di cibarsi di insetti, quando ho visto una larva che per forma mi ricordava un certo tipo di pasta ebbene quel tipo di pasta non riesco a mangiarla se non con qualche difficoltà per cui nel mio piatto desidero trovare solo prodotti della dieta mediterranea, niente insetti sotto qualsiasi forma e modo di cucinati.

 

 

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