L’Agnello del Centro Italia

                                                                  Lino Rufo
L’Agnello del Centro Italia, di specie quello Molisano, all’attenzione del Ministero degli Affari Esteri. La promozione territoriale e dei suoi prodotti d’eccellenza sono da sempre la principale mission di casa Artusi che, ogni anno, promuove di concerto con il Ministero degli Affari Esteri, prodotti che identificano i territori e ne derivano marchi qualificati come la IGP. Quest’anno si è decisi di promuovere il marco IGP che l’agnello del Centro Italia decisamente fa corrispondere alla qualità ed alla sua identità territoriale. Da qui il concetto di promozione e qualificazione di prodotti di nicchia che favoriscono la ricerca e la buona tavola. “ La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene “ il titolo del progetto in corso che vedrà la realizzazione di un video promozionale a mezzo foto corredate da divulgare in tutto il Mondo, a partire presumibilmente dal mese di novembre, sui canali istituzionali del Ministero, della Cooperazione internazionale e di casa Artusi. La veste più rappresentativa del prodotto verrà veicolata e finalizzata alla promozione del Made in Italy nelle due manifestazioni di grande visibilità internazionali ponendo in primo piano i prodotti DOP,IGP e DOCG di tutte le regioni Italiane. Una vetrina che ci onora e che si è potuta avere grazie all’interessamento di Borghi d’Eccellenza contattato da un referente nella persona del giornalista Maurizio Tardio, e grazie soprattutto alla disponibilità di Silvia Perrella , fotografa laureata all’Accademia delle Belle Arti, Filindo Russo della rinomata trattoria Borgo Antico in Civita Superiore di Bojano, Lino Rufo, cantautore di fama internazionale. Il Molise riconducibile a biodiversità e cibo di altissimo spessore culturale, sono la vera identità di una terra che della cooperazione ha riluttanza grazie ad un’autoreferenzialità intrisa nelle persone che, se superata, offre al Mondo il meglio di se e di ciò fa tesoro e ricchezza. Questo comunicato stampa dei Borghi d'Eccellenza, l’Associazione più propositiva di iniziative per la promozione dell’immagine del Molise, mi dà la possibilità di precisare che l’”Agnello molisano” non fa parte del disciplinare di produzione “Agnello del Centro Italia” Igp, riconosciuto tale il 24 Maggio 2013 per iniziativa della Camera di Commercio di Grosseto. Non so se per distrazione della Camera di Commercio del Molise o per mancato coinvolgimento da parte della consorella toscana. Una Igp che, a differenza del “Vitellone dell’Appennino centrale”, Igp che comprende anche il Molise, arriva abbastanza al Nord con parti delle provincie di Modena, Reggio Emilia e Parma, che, poi, tanto centrali non sono.
C’è, però da dire, che l’Agnello, così bene presentato da Filindo della rinomata trattoria “Borgo Antico” in Civita Superiore di Bojano, non è riportato nell’Atlante dei 150 e più “Prodotti Tradizionali della Regione Molise”, curato dall’Ersamolise fino al 2001 - non ho idea di altre uscite dopo il n°5 dell’anno prima citato - ovvero prodotti riconosciuti tali almeno da 25 anni. Per la verità ne mancano tanti, come la Pampanella di San Martino in Pensilis, Tartufo nero pregiato; il Tartufo nero scorzone o estivo, Fungo porcino; cardarello; prugnolo; Pomodoro di Montagano; Aglio; Mais Agostinello; Salsiccia di Pietracatella; Zuppa di pesce alla termolese; Fusilli; Cavatelli; U Scescille; Baccalà e patate; Lacce e patane, e altri ancora. Un patrimonio enorme dovuto ai caratteri propri del Molise, quali la ricchezza della biodiversità e la diffusa ruralità, senza dimenticare le mani sapienti delle donne molisane, il grande valore aggiunto. Peccato che non sempre siamo orgogliosi della bontà del territorio, il grande tesoro di valori e di risorse.

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