I PENZIERE (7)
1. Marx non aveva previsto le pandemie
da Rete ambientalista
Le disuguaglianze esplodono. I 2.158 miliardari censiti nel
2017, a fine luglio erano divenuti 2.189, con le loro ricchezze aumentate
del 27,5% in appena quattro mesi. Come una manna, il Covid-19 ha allargato la forbice addirittura
tra i Paperoni: quelli che hanno costruito le loro fortune su tecnologia e
sanità hanno superato i colleghi dei settori tradizionali. La crisi innescata
dal Covid-19 entro il 2021 farà cadere nella povertà estrema da 110 a 150
milioni di persone. Anche tra i Paesi più ricchi l’1% dei suoi abitanti
più ricchi guadagna nove volte il reddito del 10% più povero. I tassi di
mortalità seguono questi trend. Uguale forbice per l’istruzione.
Le manifestazioni di questi giorni nelle tante piazze d’Italia ci fanno dire che i poveri sempre più poveri rischiano di diventare strumento delle destre, armi nelle mani dei ricchi sempre più ricchi, strutture portanti della finanza dominante e del suo neoliberismo, con la politica che non avrà più neanche quel poco di voce che le era rimasta.
La sinistra sarà un lontano ricordo per colpa di Marx che le pandemie non le aveva previste.
2. 2. ALTRO CHE CHIUDERE! I RISTORANTI, I CINEMA, I TEATRI, CIOE’ IL CIBO, LA CULTURA, LO SVAGO SONO DA TENERE APERTI 24 ORE SU 24 IN QUESTA FASE IN CUI C’E’ BISOGNO DI UN VACCINO CHE NON SI TROVA, NON C’E’.Il sistema, per nascondere le sue malefatte nei confronti della Natura, che sono poi quelle che hanno dato origine alla pandemia in corso, vuol far credere che è tutta colpa del disordine e della disattenzione di noi cittadini.
La verità è che si vogliono azzerare le nostre buone abitudini, ci vogliono separare per mantenere la distanza, tutto per non farci più dialogare e, alla fine, toglierci la parola, cioè il gusto di parlare, spiegare, raccontare, sapere, capire, discutere; fare una carezza, abbracciare, baciare, amare; vivere la convivialità, stare insieme, ballare, cantare.
ALTRO CHE CHIUDERE! È questo il momento di prendere iniziative, creare e rilanciare le attività per continuare a sognare e a vivere, non dare ragione al potere del denaro che, pensando di avere le possibilità di andare a vivere sulla luna o su Marte, continua a depredare e a distruggere questa nostra madre Terra.
Non
capisco perché un ristorante può stare aperto il giorno e la sera no! Una
scelta che fa pensare, per chi l’ha decisa, che il Covid dorme il giorno e la
notte sta sveglio e attacca. E, anche, che la distanza in Chiesa lo fa
scappare, gli mette paura, mentre nei teatri e nelle sale cinematografiche la
stessa distanza per il virus diventa
goduria, voglia di mordere i malcapitati.
Si
può capire che per quelli che hanno consigliato simili provvedimenti e per
quelli che hanno deciso di metterli in atto, Il virus ha l’indole del vampiro!
La
verità è che al sistema fa paura la
cultura, la serenità delle persone e la loro voglia di fare, il sogno che apre
a un nuovo domani di donne e uomini liberi e uguali, dei diritti e delle regole
rispettate da tutti.
A pensare
che c’è un mare da fare, ciò che vuol dire lavoro, cioè dignità e benessere per
tutti.
3. Agricoltura convenzionale e allevamenti intensivi
Stanno, secondo uno studio dell’Università della Tuscia, consumando una volta e mezzo le risorse naturali agricole italiane, grazie alla massa di finanziamenti europei, i fondi Pac.
Sono, quindi, insostenibili, sia il sistema agricolo che quello zootecnico, visto che consumano, soprattutto nelle 4 regioni del centro nord (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna) e la Campania nel Sud, più risorse di quelle presenti nel territorio, e tutto questo per il fatto che si immettono nell’ambiente più emissioni e scarti di quanto l’ambiente è in grado di assorbire.Ecco allora che diventa fondamentale il passaggio dalla rivoluzione verde alla rivoluzione bio dell’agricoltura, per affermare la sostenibilità, e, con essa, la qualità del cibo, la salute nostra e del clima. Vuol dire tornare ad operare con il pensiero a cosa lasciamo in eredità alle generazioni future.
In tal senso serve cambiare lo stile di vita e dare ad esso un’impronta di sobrietà. È una priorità urgente, sapendo che non è facile combattere contro il consumismo e lo spreco imposto dalle multinazionali, la grande distribuzione, le banche.
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