CI SALVERA’ IL CIBO DI QUALITA’


Ecco la foto di quello che ha rappresentato il mio pranzo di oggi: una fetta di pane di farina di grano duro e olio nuovo, “Gentile di Larino”, biologico, L’Olio di Flora 2020, ancora caldo di frantoio; pomodoro “cuore di bue”, l’ultimo raccolto nel mio orto, sempre con olio nuovo  e un po’ di sale; olive della varietà “Bella di Cerignola”, curate con un po’ di soda e alla fine sale.  Non è mancato un buon bicchiere di vino prodotto a Larino con uve di Montepulciano e qualche grappolo di Tintilia.

Un pranzo da re, all’insegna della sobrietà, che ho degustato e gustato al pari della giornata di sole che illuminava la cucina.

Convinto come sono che un’alimentazione a base di cibo di qualità  vuol dire benessere e salute, antidoto a qualsiasi virus, mi sento di affermare che, vista la difficile situazione creata dal Covid-19, sarà il cibo di qualità che ci salverà.

 Tanto più nel Molise, con il suo territorio e le sue tradizioni  che meglio esprimono le indicazioni, raccolte in una piramide, della Dieta Mediterranea,  con l’olio extravergine di oliva “Molise” Dop, filo conduttore della ricca e variegata cucina, raccontata magnificamente da Anna Maria Lombardi e Rita Mastropaolo con la pubblicazione “La cucina molisana”. un libro davvero bello, che, spero, possa trovare la via della terza edizione dopo quella del 1986 e del 1995.


Commenti

  1. Che spettacolo, Pasquale! Nel nostro piccolo, domenica passata con Simo abbiamo lavorato dalle undici alle quindici e spiccioli per fare i ravioli con ripieno di ricotta e spinaci. Un po' sono andati per una cena con amici, gli altri "donati" al figlio di Simo che abita sotto di noi (l'altro è in Trinacria) e si miei. Poi, vista l'ora, pane e "cacio" del pastore.
    Alla fine, commossa, anche la Sora Schiena era felice.

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