I PENZIERE (4)


1     * ANDRÓ A VOTARE E VOTERÒ NO
Andare a votare e votare NO al taglio del Parlamento/Democrazia è per me, che amo e voglio l’attuazione della Carta costituzionale e che ogni giorno registro i disastri di un sistema predatorio e distruttivo, qual è il neoliberismo delle banche (finanza e multinazionali), un dovere.
Vai anche tu a votare e dai, con la croce sul NO, un bel ceffone alla demagogia di chi, al di là delle vuote parole, fa propria la volontà del potere dominante.
La domanda che subito mi sono posto:  perché Sì al dimezzamento del Parlamento e non Sì al dimezzamento degli emolumenti dei Parlamentari e dei consiglieri regionali?
Ti dicono che bisogna allinearsi ai Paesi più avanzati, come a dire che  quello che loro governano, l’Italia,  è arretrato. Come se nei paesi più sviluppati non ci sono banche, multinazionali, straricchi (pochi) e poveri  (la stragrande maggioranza). Come se in questi Paesi, ritenuti  più avanzati e moderni, non è il denaro il solo dio del tempo che viviamo!
Ti dicono, anche, che bisogna rendere, questa nostra Italia, più moderna. Cioè più cemento e più asfalto; più città e sempre più grandi, meno campagna che vuol dire: meno agricoltura tradizionale più agricoltura industrializzata;  meno cibo, e, soprattutto, meno cibo di qualità e, quindi, meno salute, meno biodiversità, meno bellezza di paesaggio; più spreco di territorio e di cibo; più importazione di prodotti alimentari; più dissesto idrogeologico; più inquinamento; più abbandono delle aree interne e dei  paesi che le caratterizzano; più solitudine delle persone anziane che abitano questi paesi, pronti a diventare ruderi.
Andare a votare è importante e votare NO al taglio del Parlamento/Democrazia serve per il domani di un Paese che si è dato la più bella Carta Costituzionale, ancora una volta sotto attacco da parte di chi  vuole sempre più la politica nelle proprie mani per cancellare in noi la Speranza.
Per completare questo mio invito riporto le parole di Umberto Terracini, comunista, presidente dell’Assemblea Costituente. “In effetti, quando si vuole diminuire l’importanza di un organo rappresentativo s’incomincia sempre col limitarne il numero dei componenti, oltre che le funzioni”. Parole pronunciate nel 1947 che sembrano dette oggi, a dimostrazione dell’attualità della Costituzione del 1948.


2.     RESTA IL CLIMA LA GRANDE QUESTIONE DA RISOLVERE
Si parla, grazie alle notizie riguardanti la vivibilità dovuta al Covid-19, di una diminuzione del 7,5% del gas serra nel 2020 di fronte al 2019.
Un dato importante che, però, non risolve  i problemi  dei cambiamenti climatici, nel momento in cui permane la crisi sociale ed economica ancor più lontana da qualsiasi sviluppo sostenibile.
Personalmente penso che lo sfascio della cosiddetta normalità per effetto del Covi-19  è stato percepito dalle persone diversamente dalla classe politica e imprenditoriale che continua a camminare con la testa rivolta all’indietro. La prima pensa solo al consenso e la seconda  a come ad accumulare denaro con la regola del profitto per il profitto.

3.       IL MARE AVANZA E LA LINEA DI BATTIGIA ARRETRA, IN ITALIA E NEL MONDO
Sempre a proposito di clima malato e di chiacchiere che se le porta via il vento, cominciano ad uscire i dati di cosa saranno i litorali nel prossimo futuro con la sparizione di spiagge, lungomari, ristoranti, alberghi, negozi inondati dal mare.
Un disastro di quel “progresso” intriso di consumismo, cioè spreco di risorse e di valori che ci ha drogati tutti.  Consola il dato che oltre il 70% degli italiani ritiene il clima il vero grande problema, più del Covid-19. 
Manca la politica con la p maiuscola e, con essa, i partiti, i sindacati e gli altri strumenti di aggregazione politica e sociale.

 4.   Sono con chi lotta per la difesa del proprio territorio, il bene comune, unico e solo tesoro che abbiamo.                                
               NOTAV



Commenti

  1. * ANDRÓ A VOTARE E VOTERÒ NO .... e "Sono con chi lotta per la difesa del proprio territorio, il bene comune, unico e solo tesoro che abbiamo."
    Come non essere d'accordo!
    Il ragionamento che hai sviluppato ed il riferimento all'onorevole Terracini, carissimo Pasquale, ti consente di poter dare lezioni su questo tema.
    Ti auguro che tantissimi ne traggano convincimento e che sempre più difendano, non solo il territorio e le regole per preservarlo, bensì l'essere umano che da millenni si è preso cura del "creato" al fine di renderlo sempre migliore.
    E' vero sì che solo negli ultimi decenni si è fatta strada "la demagogia di chi, al di là delle vuote parole, fa propria la volontà del potere dominante."
    Non un pensiero proprio che renda accettabile una modifica dello status quo ma la sola voglia di sopraffare "l'altro" come se già vi fosse in loro la consapevolezza che tutto stia per finire.
    Grazie a te, Pasquale Di Lena, ed a tanti altri "combattenti", non lo permetteremo e il mondo tornerà ad essere migliore! (CarLuc)

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