Rilanciare la partecipazione alla vita politica, sociale ed economica del Paese

di Pasquale Di Lena

 È la politica l’antidoto, il vaccino perfetto contro il denaro virus che ha già distrutto milioni di ettari di territorio, il nostro grande tesoro, il solo che abbiamo. È la politica la sola capace di “Attuare la Costituzione” e rilanciare la partecipazione.

La politica ha un solo limite ed è quello dei tempi lunghi per arrivare a cogliere un  obiettivo.
Parlo della politica con la P maiuscola, cioè quella che non si assoggetta ad alcun sistema  e, meno che mai, alla Finanza (banche e multinazionali).
 La politica che ragiona prima di decidere; programma prima di progettare e progetta prima di realizzare.
La politica, cioè l’arte di governo, sia di un territorio che della comunità che abita questo territorio e lo rappresenta.
Arte, dicevo, nel senso di un insieme di sensibilità, studio, ricerca,  esperienza, storia, cultura, appartenenza, identità, moralità, etica.
Arte che rappresenta, racconta un sogno e prova, con i suoi tempi, a realizzarlo.
È quest’arte che la Finanza , con la globalizzazione,  ha assoggettato, e, a volte, perfino cancellato.
Il virus, Covid, nel momento in cui ha messo in mostra la natura predatoria e distruttiva del sistema imperante, il neoliberismo -  frutto della  sua visione totalizzante del  denaro, del profitto per il profitto, e, della sua  idea dell’infinità delle risorse  e del non limite – ha azzerato tutte le previsioni del sistema , e, di fatto, ha dichiarato il fallimento culturale dello stesso.
il virus, in pratica, si è sostituito alla politica, e – lo vogliamo credere -  solo, però,  il tempo necessario perché essa  trovi la forza e la fiducia che servono per tornare a svolgere il ruolo che le spetta. 
Non è facile, ma è urgente e importante disegnare una strada per poi percorrerla fino a raggiungere la meta di un nuovo domani, lontano dalla normalità imposta dal neoliberismo. Serve per ridare alla storia, con il recupero del passato,  la sua continuità e al tempo il ritmo che gli spetta, perché torni  a scandire le stagioni e ad essere quello che è sempre stato, musica.
È la politica l’antidoto, il vaccino perfetto contro il denaro virus che ha già distrutto milioni e milioni  ancora più poveri - la gran parte costretti a vagare alla ricerca di un pezzo di pane – e sempre meno ricchi, però più ricchi, che il denaro virus ha reso protagonisti o complici dei disastri che vive la terra e, come tali, criminali alla ricerca della felicità, convinti come sono di poterla comprare.
di terreno fertile e di foresta; inquinato oceani e messo in serio dubbio la vita di questi grandi mari; sciolto ghiacciai perenni; quasi dimezzato la biodiversità animale e vegetale; ridotto il livello culturale dei popoli, il nostro in particolare; allargato la forbice delle disuguaglianze con sempre più poveri
 È la politica, la sola che può  “Attuare la Costituzione” della Repubblica Italiana.  I suoi principi fondamentali : L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo…(Art.1); La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale (art.2); Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,senza distinzione…  E’compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini , impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. (art.3)
 A questi tre articoli bisogna aggiungere gli altri nove gli articoli che compongono i principi fondamentali e riguardano il riconoscimento del  diritto al lavoro … (art.4);  il riconoscimento delle autonomie locali… il decentramento (art.5); la tutela delle minoranze linguistiche (art.6); lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani, (art.7);  Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge…(art.8); la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.(art.9); la condizione giuridica dello straniero e il diritto di asilo (art.10); l’Italia ripudia la guerra (art.11); e, infine, art.12, la descrizione della bandiera italiana e il suo tricolore.
Ecco i 12 articoli dei 139 che compongono la nostra Carta Costituzionale. I primi, come il resto dei 139, hanno bisogno della politica per essere attuati, e, così ,dare quella svolta di cui il Paese, con noi che lo viviamo,  ha bisogno: libertà e eguaglianza; giustizia; sviluppo della persona umana; certezza di lavoro e di reddito; organizzarsi e stare insieme con gli altri per esprimere solidarietà e vivere le reciprocità; rispetto della natura, del paesaggio e degli altri valori propri del territorio; rispetto, anche, delle confessioni religiose e del diverso per sconfiggere quanti diffondono odio; partecipazione alla vita politica, sociale ed economica del Paese.
L’urgente bisogno di ridare alla politica il suo primato vita è fondamentale per “Attuare la Costituzione”, e,  nel contempo,  ” Attuare la Costituzione” vuol dire alimentare la partecipazione alla vita politica, sociale ed economica del Paese, la vera essenza della democrazia.




I disegni tratti dal libro LA COSTITUZIONE ITALIANA sono di Ro Marcenaro



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