NEL SEGNO DELLA COLLABORAZIONE IL NOSTRO INVITO A DECIDERE PER UNA PIANIFICAZIONE DELLA SANITA’ PUBBLICA MOLISANA




Ci avviamo verso l’auspicato superamento del dramma della pandemia e siamo chiamati a ragionare sui profondi cambiamenti da introdurre nel nostro Servizio Sanitario Nazionale per proteggere al meglio la salute dei nostri concittadini e dell’ambiente nel quale vivono.

E’ ormai chiaro che questo Paese ha bisogno di un indirizzo unitario nell’ organizzazione dei servizi sanitari territoriali senza intaccare le competenze attribuite alle regioni, ma riconducendo le loro scelte nell’alveo del dettato costituzionale e dei principi sanciti dalla legge 833/78.

Negli ultimi decenni molte regioni si sono prese la libertà di indebolire e, in alcuni casi, di smantellare la rete dei presidi sanitari territoriali. Le numerose morti causate da tali inopinate scelte  segneranno a lungo le coscienze di quanti hanno preso decisioni illegittime e di coloro che non le hanno contrastate.

Di fronte a questo dramma serve una concreta e leale collaborazione delle varie istituzioni regionali con il governo nazionale su due obiettivi cruciali: la creazione di una robusta e omogenea rete di  servizi socio-sanitari per tutti i cittadini italiani e la realizzazione di una rete nazionale di centri covid.

Il secondo obiettivo merita, da parte di noi molisani, un supplemento di riflessione. La disponibilità di ingenti risorse europee per la riqualificazione della nostra sanità, consente al governo nazionale di mettere in piedi una rete di ospedali dedicati alle malattie infettive.

Noi molisani possiamo ignorare tutto questo e immergerci in perniciosi e inconcludenti dibattiti campanilistici?

In alternativa, dobbiamo partire dalla proposta del Commissario ad acta, dr.Giustini, di destinare a tale scopo l’ospedale di Larino, come centro interregionale a servizio di una popolazione di gran lunga superiore a quella molisana, e fare fronte comune per ottenerne l’approvazione da parte del governo nazionale.

Quest’ultima ipotesi richiede che tutte le forze politiche, culturali, sociali ed economiche si uniscano per raggiungere lo scopo e che la battaglia sia condotta, in prima persona, dal Presidente della Regione Molise, Donato Toma, anche a mente della risposta favorevole che ha dato alla nostra proposta del 22 Marzo u.s..

Convinti come siamo che la battaglia  è tutta politica da combattere esige senso di responsabilità, unità, piena solidarietà ed è per questo Signor Presidente Toma, che siamo a chiederle se vuole averci a suo fianco in questo momento così decisivo per il futuro del Molise.


Associazione fra ex consiglieri regionali del Molise – il Presidente Gaspero Di Lisa
  Comunicato n°6

Commenti

  1. E' impossibile cavare sangue da una rapa, a maggior ragione se oltre alla incapacità di riconoscere la cervellotica scelta di individuare l'unico presidio ospedaliero centro hub quale centro covid, a guidare le scelte ci sono forti interessi economici di ben noti soggetti che sono i veri padroni di questa "dannata" e condannata Regione. Purtroppo anche uno come me, fondamentalmente ateo, ha una sola possibilità: affidarsi al Signore. L'unica cosa da fare è chiedere noi al Presidente della Repubblica di attivare le procedure ai sensi dell'articolo 126 della Costituzione per sciogliere il Consiglio regionale e destituire il presidente della Giunta per violazione dell'articolo 32 della stessa Costituzione che recita: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il Presidente della Repubblica risponderebbe?

      Elimina
    2. E' vero da una rapa è impossibile cavare sangue, com'è altrettanto vero che da una rapa puoi tirar fuori un ottimo piatto di pasta. Serve solo l'olio buono. Sono molto fiducioso su un'accettazione della proposta Giustini da parte del Ministro della sanità. E lo sono perché finalmente si è riusciti a mettere in campo la politica, quella con la p maiuscola. Il , documento del consiglio comunale di Larino, il grande lavoro dei comitati, la scesa in campo, con una posizione netta, degli ex consiglieri regionali e le due iniziative in programma per sabato: la mattina a Termoli ; il pomeriggio a Larino l'incontro preso il Vietri dei comitati, con i larinesi e i molisani presenti.
      Non a caso questa mattina il commissario Asrem ha usato il paracadute quando ha detto che se il governo decide per Larino loro non possono fare altro che accettare.
      Io ci credo.

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch

Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura

La tavola di San Giuseppe