E' spagnolo il Miglior Olivo Monumentale del Mediterraneo

da Teatro naturale del 12/12/2019

E' spagnolo il Miglior Olivo Monumentale del Mediterraneo

Alla prima edizione del concorso internazionale, organizzato dalla Rete Euro-Mediterranea delle Città dell'Olivo, hanno partecipato 12 esemplari leggendari provenienti da Italia, Spagna, Tunisia, Libano, Montenegro e Turchia





L'olivo di Sinfo, situato a Traiguera (Castellón), è stato scelto come Migliore Olivo Monumentale del Mediterraneo dalla Rete Euro-Mediterranea delle Città dell'Olivo, che ha partecipato alla prima edizione di questo concorso, alla quale hanno partecipato fino a 12 esemplari leggendari provenienti da Italia, Spagna, Tunisia, Libano, Montenegro e Turchia.

La giuria era composta da rinomati esperti in agronomia come il Dr. Agnelli per l'Italia, il Dr. Lazovic per il Montenegro, il Dr. Belaj per la Spagna, il Dr. Shigm per la Tunisia e il Dr. Engin per la Turchia. Tutti hanno valutato le candidature e hanno proceduto a votare i tre esemplari migliori con 3, 2 e 1 punto, non potendo votare per gli olivi del proprio paese.
L'Olivo de Sinfo spagnolo, di Traiguera, ha vinto il maggior numero di voti, seguito dall'olivo millenario di Bchaaleh, dal Libano, e dall'olivo millenario di Echraf, presentato dalla Tunisia, che si sono piazzati al secondo posto.
La giuria ha valutato sia la longevità dell'esemplare, certificata da un perimetro del tronco che supera i 10 metri, sia il suo spettacolare quadro che emerge dalla terra con un piedistallo unico per dimensioni e robustezza, un tronco solido e suggestivo che disegna forme impossibili, e una maestosa parte aerea, sana e capace di produrre buone colture secolo dopo secolo.
Si tratta di un esemplare della varietà Farga innestata su acebuche che cresce sulla via Augusta romana ed è scortato da altri esemplari monumentali. Grazie alle sue dimensioni impressionanti, si può dire che è uno degli olivi più ancestrali della Penisola Iberica, e quindi del bacino del Mediterraneo.
Secondo Antonio Prieto, del Politecnico di Madrid, che ha datato altri olivi del territorio di Senia nel 1704, 1491 e 1449 anni, "non è possibile fare lo stesso con l'olivo di Sinfo, poiché manca una parte importante del tronco, ma in considerazione del risultato degli altri potrebbe superare i 2.000 anni di vita".
Per quanto riguarda il nome, Olivo de Sinfo, secondo il proprietario è il nome della nonna materna, che si chiamava Sinforosa, e da allora suo padre, lui e ora l'olivo prende affettuosamente il suo nome.
La cerimonia di premiazione avrà luogo il prossimo febbraio.
             E', degli olivi millenari di Portocannone, quello che per primo è diventato mio  amico.                                   Ha, come ogni anziano, tanta voglia di raccontare, soprattutto ai giovani 
  

di T N



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