L'intressante articolo di Antonio Di Lalla su La Fonte
Ho appena finito di leggere l’articolo di Antonio Di Lalla
riprtato sul n’1 de “il periodico dei terremotati o di resistenza umana - La
Fonte”, che riporta in prima pagina il vestito degli internati nei campi di
sterminio, messi in piedi dai nazisti, e la scritta “Si vive bene se si sta dalla
parte degli oppressi(G. Franzoni). Si vive meglio quando gli oppressi si
ribellano( E. De Luca).
A pagina 3 la riflessione di Antonio Di Lalla che, facendo
tesoro della memoria, spiega molto bene il momento che viviamo, quando scrive “Ho
la sensazione che la notte incombe ancora. Purtroppo. Nel 1938 si cominciò con
le leggi razziali e si finì con i lager e i forni crematori”. Per poi
continuare e sottolineare una verità “l’olocausto non fu un incidente di
percorso ma l’inevitabile conseguenza delle discriminazioni e del rifiuto degli
ebrei, zingari, omosessuali, ecc.. Se la Politica – Continua l’autore dell’articolo
– anziché combatter la corruzione, il non rispetto delle regole comunitarie, il
rifiuto di prendersi cura del creato…dà la stura alla xenofobia e al razzismo
vuol dire che siamo lontani dal vedere nel volto dell’altro quello di un
fratello o di una sorella”.
Pienamente d’accordo, anche con tutto il resto della
interessante riflessione, soprattutto con “gli errori e il vuoto della sinistra”. C’è una domanda che pongo a me stesso, prima
che a Antonio Di Lalla: “Ma quanti sono i credenti e soprattutto i fedeli,
frequentatori delle iniziative della chiesa che in questa fase storica, oggi, pur
avendo presenti questi insegnamenti seguono ed applaudono il razzisti di turno?
Perchè sono attratti dalla cattiva politica, quella al servizio dell’odio, delle guerre, degli scontri, del razzismo?
E perché, pur formati ed informati, non riescono a vedere nel volto dell’altro quello di un fratello o di una sorella?
Dove sta la ragione di tanta ipocrisia?
Come fanno questi fedeli a “non accorgersi che sono proprio il capitalismo imperante e vincente, l’economia mondializzata, la finanza senza regole a privare i poveri della speranza nel futuro”?
pasquale di lenaPerchè sono attratti dalla cattiva politica, quella al servizio dell’odio, delle guerre, degli scontri, del razzismo?
E perché, pur formati ed informati, non riescono a vedere nel volto dell’altro quello di un fratello o di una sorella?
Dove sta la ragione di tanta ipocrisia?
Come fanno questi fedeli a “non accorgersi che sono proprio il capitalismo imperante e vincente, l’economia mondializzata, la finanza senza regole a privare i poveri della speranza nel futuro”?
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