Il Big Star ospita il concerto di Costantino Vetere

Una notizia che mi piace riportare perché Costantino, che stimo molto come cantautore, è figlio del mio caro amico Antonio (Tonino),che mi riporta a un'infanzia ormai lontana, a sua zia e mia zia, Antonietta, a mio zio Lucio Antonio (Tonino), ai miei cugini Nicolino e Giustina, a suo nonno Costantino e a tutti i suoi cari di Fragneto Monforte, il piccolo centro non lontano da Benevento, la méta del mio primo grande viaggio, subito dopo la guerra.
Che peccato non potersi prenotare e applaudire un'artista molto bravo. Roma è lontana! (p.d.l.)

da La Cicala
Il cantautore prenestino Costantino Vetere, classe ’85, fin da giovanissimo appassionato di musica, dopo aver pubblicato diversi brani negli ultimi anni, si esibirà venerdì 15 febbraio alle ore 22:00 presso il ‘Big Star’ di Roma. In attesa di questo evento all’insegna della musica d’autore, in cui Vetere oltre a riproporre brani tratti dall’album ‘In bilico’ ci farà sentire pezzi dal nuovo progetto discografico che uscirà nei prossimi mesi, lo abbiamo intervistato ripercorrendo le tappe della sua passione per la musica.
Costantino, già negli anni’90 è finalista della regione Lazio allo "Zecchino d'Oro". Partecipa a numerosi concorsi classificandosi sempre tra le prime posizioni. Tra il ’92 e il ‘98 vince il I premio nei Festival ‘La voce del lago’ e ‘Verdinote’, ‘Bimbofestival’ e ‘La scarpetta d’oro’, ‘Cantarho bimbo’, ‘Canzone d’autore’ e ‘L’ugolino d’oro’. Numerose le sue apparizioni in televisione tra le quali spiccano quelle su RAI UNO: a ‘Sanremo dei piccoli’, inserito nella trasmissione "Domenica In" e presentato da Toto Cutugno, il Festival ‘Giovanissima’, registrato al Casinò di Sanremo, ‘Uno Mattina’ e, soprattutto, il ‘Festival Disney’, programma condotto da Fabrizio Frizzi in tre prime serate dal teatro Videopolis di Disneyland Paris nel quale, nel ’95, vince il I premio.
Costantino, quando hai scoperto la tua passione per la musica?
“Quando avevo 4 anni, grazie alla grande sensibilità dei miei genitori, in particolare di mio padre, Antonio, anche lui con una spiccata vena artistica che riversa anche nello scrivere poesie. I miei hanno subito intuito la mia grande passione, così ho avuto la fortuna di essere avviato allo studio del pianoforte dal Maestro Maurizio Sebastianelli e al canto dal Maestro Silvano Polidori. A 13 anni ho avuto un incontro importante, quello con la cantante Anna Maria Di Marco con cui ho approfondito la tecnica vocale. Mi sono avvicinato al jazz studiando pianoforte con Andrea Beneventano, Stefano Sastro, Pino Iodice e Primiano Di Biase. Poi ho perfezionato gli studi vocali frequentando percorsi formativi stabili e Masterclass con docenti di fama nazionale, straordinaria l’esperienza con Diego Caravano dei ‘Neri per caso’, molto significativi gli scambi con Danila Satragno, Loretta Martinez, Franco Fussi, Silvia Spinelli, Stefania Del Prete. Poi dal 2000 ho iniziato una fervente attività concertistica nel panorama romano con vari gruppi rock dai ‘Templari’, ai ‘Woodstock’ e nel 2006 ho fondato gli ‘Eight Sharp Jazz Quartet’. Tappa importante nel mio percorso artistico è stata l’esperienza con il gruppo progressive ‘Adam’, con il quale ho iniziato a scrivere un disco nel 2011”.
Nel frattempo avevi altre passioni che parallelamente coltivavi?
“Si, la filosofia. Nel 2009 ho conseguito cum laude la Laurea Specialistica in Filosofia e studi teorico-critici presso “La Sapienza” Università di Roma. Qualche anno dopo, tornando alla musica, mi sono laureato in Canto Jazz con indirizzo Popular Music al Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone con il massimo dei voti. Dal 2010 mi dedico con passione all'attività didattica come insegnante di canto pop, rock e jazz in alcune scuole romane quali l’Accademia Musicale Praeneste’, ‘La Casa dell’Arte’, ‘John Coltrane Music School’, ‘PlayMusicArt’”.
Costantino, raccontaci qualcosa dei tuoi inizi come cantautore.
“I miei primi tentativi cantautorali risalgano a quando avevo 14 anni; poi molti anni dopo ho pensato di raccogliere 10 brani in un album. Così, nel 2015, è nato ‘In bilico’, prodotto da Riserva Sonora Records, che da subito ha raccolto consensi di pubblico e critica.

Con questo primo album sono infatti entrato nella Top 50 della classifica ‘Radio Airplay Chart’, che raccoglie i brani indipendenti più trasmessi nelle radio di tutta Italia. Poi l’album ha conquistato il podio nella classifica ‘Absolute beginners’ di Rockol Italia riservata agli esordienti e si è posizionato tra i primi 100 posti nella classifica mondiale dei download di iTunes dedicata ai cantautori. Con il singolo ‘Ottocento’ ho vinto la classifica di ‘Ora musica’, singolo eletto canzone indipendente dell’estate. Dopo l’anteprima al MEI di Roma e la presentazione ufficiale alla Fiera Internazionale della Musica di Genova, ho partecipato, nel 2015, come ospite d’onore anche al MEI di Faenza”.
Qual è l’aspetto che più ti gratifica del tuo primo album?
“Oltre ad aver destato l’interesse di varie radio nazionali, ‘In bilico’ vanta, tra le altre, una recensione e un’intervista sull’Avvenire. Inoltre per me ha moltissimo valore l’apprezzamento che ricevo dal pubblico e di cui sono orgoglioso e grato”.
Costantino, la tua passione per la musica ti ha portato anche in Bulgaria, qual è stata la tua esperienza lì?
“Si, il singolo ‘Vite da celebrità’, che è uscito per APM Progetto Musica il 9 Settembre 2016, ha vinto il premio Award For Novelity al concorso internazionale Discovery Festival 2016 in Bulgaria ed è stato scelto come finalista della IX edizione del Premio ‘Valentina Giovagnini’. L’esperienza in Bulgaria è stata veramente emozionante e di grande importanza per la mia crescita: ho conosciuto cantanti provenienti da tutto il mondo con i quali ho stretto un rapporto personale e professionale unico. Avendo passato tre giorni insieme prima della gara abbiamo avuto il tempo per conoscerci e confrontarci non solo musicalmente e ho scoperto bellissime persone, oltre che delle voci tra le più belle e talentuose dei rispettivi paesi di provenienza. Ancora ci sentiamo a distanza di tre anni e ci ripromettiamo un incontro che spero riusciremo a realizzare, un giorno”.
Poi, dopo un altro singolo, uscito nell’estate 2017 e intitolato ‘Estasi d’estate’, arriviamo al 2018, l’anno di produzione del nuovo disco: ‘Siamo tutti cantautori’, che tipo di album è?
“Siamo tutti cantautori’ è un album più maturo del primo. In questi anni, tra promozione dell’album d’esordio, live in vari locali di Roma e non solo, interviste in radio e giornali, ho avuto tempo e modo di vivere assiduamente il mondo musicale italiano, sia nella sfera indipendente che in quella cosiddetta del mainstream e credo di aver metabolizzato alcune dinamiche del nostro panorama nazionale e di aver capito quale può essere il mio spazio in questo panorama. Sicuramente sono cresciuto personalmente e ho cercato di esprimere la mia visione del mondo e le mie emozioni, già presenti nel primo lavoro, in maniera più diretta e condivisibile, almeno a livello lessicale. La musica è sempre polisemica e mai ridondante: venendo da esperienze molto lontane tra loro sento di dover esprimere il mio io musicale secondo le esigenze che nel momento creativo chiedono voce, e queste esigenze vengono, quasi sempre, da mondi musicali lontani, o meglio complementari; questa è la mia cifra stilistica e credo rimarrà tale. Negli arrangiamenti sono riuscito a rendere più compatibili le differenze attraverso una coerenza credo ben realizzata. È certo che rispetto a ‘In bilico’ ho trovato un primo equilibrio!”
Quale repertorio offrirai al pubblico venerdì 15 alle ore 22:00 al ‘Big Star’?
“Venerdì mi dedicherò ai pezzi del mio primo album, ai singoli usciti del nuovo progetto e svelerò anche qualche brano di Siamo tutti cantautori. Tutte queste portate verranno condite con i grandi classici della musica d’autore italiana…ma non rivelerò di chi si tratta: vi aspetto al Big Star per una bellissima serata insieme”.
E’ previsto un biglietto o tesseramento d’ingresso?
“No, l’ingresso è completamente libero, l’unico consiglio che posso dare è di prenotare i posti perché si prevede il pienone”.  
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Alessandra Battaglia    

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