Quel che resta di un bosco dopo le ultime piogge

Prendiamo spunto da questa foto di un bosco del Friuli ai confini con l'Austria, inviataci dai sigg. Sieglinde e Hans Kreiner, nostri amici della Carinzia, per dire, con il titolo "Quel che resta di un bosco", che la questione clima è una grande questione, la questione.

Una questione creata soprattutto dai comportamenti e scelte sbagliate di noi esseri umani e che solo noi, rivoluzionando i nostri comportamenti, possiamo cambiare prima che diventi un fatto irreversibile. 

Con capi di Stato come Trump, che sta risuscitando le miniere di carbone in America; come Salvini in Italia che se la prende con gli ambientalisti per non toccare la suscettibilità dei paperoni che promuovono l'inquinamento del clima, o, dell'ultimo arrivato, il neonazista Bolsonaro, nuovo governatore del Brasile che vuole accelerare la svendita dell'Amazzonia, il clima ha solo il tempo di peggiorare e rendere più alto e drammatico, la conta dei disastri e del numero dei morti. 

Questo clima, abbinato alla distrazione di massa, cioè delle persone che non vogliono pensare e meno che mai lottare per il cambiamento, arriverà prima del tempo la data che non c'è più niente da fare per un reale cambiamento. Oramai gli equilibri si sono rotti e non è possibile il recupero dei pezzi creati da questa rottura. 

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