A Vinòforum esplode l’olio-mania
Italiaatavola Pubblicato il 20 giugno 2018 | 14:42
Boom di visitatori nella nuova Oleoteca della Vinòforum Academy, realizzata in collaborazione con il progetto Oleonauta. Sono centinaia le persone che finora hanno partecipato alle attività proposte.
C’è tanto entusiasmo, ma anche curiosità e voglia di conoscere l’affascinante mondo dell’olio extravergine di oliva a “Vinòforum - Lo Spazio del Gusto”, di cui Italia a Tavola è media partner. Non a caso la nuovissima Oleoteca della Vinòforum Academy fa incetta di successi, registrando un vero e proprio boom di visitatori e il tutto esaurito sul fronte dei seminari e delle degustazioni guidate.
foto: Pasquale Alabastro
A sei giorni dall’apertura della manifestazione, in corso a Roma fino al 24 giugno (Lungotevere Maresciallo Diaz - zona Farnesina), nella neonata area dedicata alle migliori espressioni dell’oro verde italiano è letteralmente esplosa infatti l’olio mania. Appassionati, neofiti, ristoratori, esperti assaggiatori e sommelier: sono centinaia e anche molto variegati i partecipanti che finora hanno preso parte al ricco calendario di attività proposto all’interno dell’Oleoteca, realizzata in collaborazione con Oleonauta.
A raccontarci in dettaglio questo successo, è la stessa titolare del progetto Oleonauta, Simona Cognoli, da anni impegnata nella valorizzazione del prodotto simbolo della tradizione agroalimentare italiana: «Con un lavoro sinergico al fianco degli organizzatori abbiamo portato per la prima volta a Vinòforum un progetto dedicato esclusivamente all’olio con risultati davvero notevoli. I visitatori sono entusiasti e si avvicinano con molta curiosità. Da considerare, tra l’altro, che molti di loro non hanno mai assaggiato un olio al bicchierino, quindi non hanno mai approcciato al prodotto inteso come alimento, ma dopo un’accurata spiegazione e un paio di assaggi, siamo riusciti a fornire gli strumenti di base per farlo apprezzare in questo senso. Al contempo, abbiamo registrato finora la presenza di ristoratori a caccia di novità e di tanti esperti desiderosi di approcciare a questo nuovo appuntamento con l’intento di assaggiare oli che magari ancora non conoscono».
All’interno dell’Oleoteca è ampia infatti l’offerta a disposizione di tutti. Ogni giorno si alternano quotidianamente le migliori aziende italiane produttrici di olio extravergine di oliva con i loro oli da degustare e le loro storie da raccontare. Il tutto arricchito da un approccio tecnico ma ‘democratico’, indirizzato alla formazione e alla conoscenza in senso ampio.
«A Vinòforum - prosegue Simona Cognoli - proponiamo quasi tutti oli monovarietali con un carattere deciso e ben definibile, accanto ad alcuni blend, molte Dop e qualche Igp, tutti molto apprezzati. Ad oggi, in particolare, sono più ricercate le cultivar dai tratti aromatici, quindi dei fruttati di media intensità con un buon equilibrio tra il naso e la bocca, tra i profumi dell’olio, il gusto amaro e il piccante. Tra i neofiti impazza la voglia di curiosare sulle diverse regioni italiane per conoscerne per le cultivar tipiche. In testa l’Umbria, il Lazio, la Puglia e la Sicilia, ma i più esperti guardano inoltre alla Toscana o al Garda, perché proprio in queste aree si ha la percezione della qualità. Ovvio che noi addetti al settore siamo consapevoli che tutte le regioni hanno le loro eccellenze quando ci sono delle aziende che lavorano in un certo modo. Non esiste per me un olio preferito, sono tanti, perché ognuno rappresenta un unicum, esprimendo caratteristiche che non hanno altri oli».
E se in generale, comunque, c’è chi guarda alle novità e chi invece preferisce restare nel campo della qualità già nota, per l’estate, secondo Simona Cognoli, saranno tutti d’accordo nel ricercare oli che esprimono al naso note di erbe aromatiche, di foglia di pomodoro e di pomodoro stesso: «Anche rispetto ai piatti proposti dai vari chef presenti a Vinòforum, soprattutto a base di pesce, vanno in questa direzione i profumi più richiesti, che al gusto si ammorbidiscono con poco amaro e poco piccante. Nel corso delle diverse serate, abbiamo per esempio assaggiato un gazpacho di peperoni o un gelato a base di basilico, pomodoro e sale Maldon in abbinamento a degli oli che avevo proprio queste caratteristiche. Stasera, invece, un olio fresco con sentori di pomodoro e erbe aromatiche accompagnerà un gelato all’insalata».
Il calendario dell’Oleoteca prosegue comunque fino a domenica 24 giugno e nel corso delle serate sarà possibile conoscere in prima persona anche tanti giovani produttori che con passione e dedizione hanno scelto di investire nell’olivicoltura. È il caso, per esempio, del 34enne Marco Prosseda dell’azienda Duenovesei: 12 ettari (più 800 nuove piante) situati a 296 metri sul livello del mare, nella bassa Sabina romana, e gestiti con il padre Adolfo. Riqualificata tre anni fa, oggi il ramo oleario dell’azienda è in capo a questo giovane produttore che, puntando all’alta qualità, ha già raggiunto importanti traguardi e riconoscimenti, in particolare con il Sabina Dop.
«Quest’anno - ha detto Marco Prosseda - abbiamo ricevuto un premio come miglior tenore di polifenoli e siamo con entrambi i nostri blend, Sabina Dop e Rosalena, tra i migliori 100 oli d’Italia. Ci stiamo affacciando sul panorama del Lazio e d’Italia quindi con buoni risultati, guardando ad un target di livello, che è perfettamente in linea con la realtà di Vinoforum. Partecipare alla manifestazione mi inorgoglisce, fino a tre anni fa venivo qui come visitatore, mentre oggi ci sono come espositore godendo di una visibilità importante, visto che si tratta dell'unico evento su Roma di questa portata. Mi auguro si possa arrivare anche ad un Olioforum, per fare quel passo in più che questo grande prodotto merita».
Per informazioni: www.vinoforum.it
«A Vinòforum - prosegue Simona Cognoli - proponiamo quasi tutti oli monovarietali con un carattere deciso e ben definibile, accanto ad alcuni blend, molte Dop e qualche Igp, tutti molto apprezzati. Ad oggi, in particolare, sono più ricercate le cultivar dai tratti aromatici, quindi dei fruttati di media intensità con un buon equilibrio tra il naso e la bocca, tra i profumi dell’olio, il gusto amaro e il piccante. Tra i neofiti impazza la voglia di curiosare sulle diverse regioni italiane per conoscerne per le cultivar tipiche. In testa l’Umbria, il Lazio, la Puglia e la Sicilia, ma i più esperti guardano inoltre alla Toscana o al Garda, perché proprio in queste aree si ha la percezione della qualità. Ovvio che noi addetti al settore siamo consapevoli che tutte le regioni hanno le loro eccellenze quando ci sono delle aziende che lavorano in un certo modo. Non esiste per me un olio preferito, sono tanti, perché ognuno rappresenta un unicum, esprimendo caratteristiche che non hanno altri oli».
E se in generale, comunque, c’è chi guarda alle novità e chi invece preferisce restare nel campo della qualità già nota, per l’estate, secondo Simona Cognoli, saranno tutti d’accordo nel ricercare oli che esprimono al naso note di erbe aromatiche, di foglia di pomodoro e di pomodoro stesso: «Anche rispetto ai piatti proposti dai vari chef presenti a Vinòforum, soprattutto a base di pesce, vanno in questa direzione i profumi più richiesti, che al gusto si ammorbidiscono con poco amaro e poco piccante. Nel corso delle diverse serate, abbiamo per esempio assaggiato un gazpacho di peperoni o un gelato a base di basilico, pomodoro e sale Maldon in abbinamento a degli oli che avevo proprio queste caratteristiche. Stasera, invece, un olio fresco con sentori di pomodoro e erbe aromatiche accompagnerà un gelato all’insalata».
Il calendario dell’Oleoteca prosegue comunque fino a domenica 24 giugno e nel corso delle serate sarà possibile conoscere in prima persona anche tanti giovani produttori che con passione e dedizione hanno scelto di investire nell’olivicoltura. È il caso, per esempio, del 34enne Marco Prosseda dell’azienda Duenovesei: 12 ettari (più 800 nuove piante) situati a 296 metri sul livello del mare, nella bassa Sabina romana, e gestiti con il padre Adolfo. Riqualificata tre anni fa, oggi il ramo oleario dell’azienda è in capo a questo giovane produttore che, puntando all’alta qualità, ha già raggiunto importanti traguardi e riconoscimenti, in particolare con il Sabina Dop.
«Quest’anno - ha detto Marco Prosseda - abbiamo ricevuto un premio come miglior tenore di polifenoli e siamo con entrambi i nostri blend, Sabina Dop e Rosalena, tra i migliori 100 oli d’Italia. Ci stiamo affacciando sul panorama del Lazio e d’Italia quindi con buoni risultati, guardando ad un target di livello, che è perfettamente in linea con la realtà di Vinoforum. Partecipare alla manifestazione mi inorgoglisce, fino a tre anni fa venivo qui come visitatore, mentre oggi ci sono come espositore godendo di una visibilità importante, visto che si tratta dell'unico evento su Roma di questa portata. Mi auguro si possa arrivare anche ad un Olioforum, per fare quel passo in più che questo grande prodotto merita».
Per informazioni: www.vinoforum.it
Commenti
Posta un commento