Agricoltura, la grande assente

Se dell'Ambiente se ne parla poco in questa campagna elettorale, l'Agricoltura con la sua crisi profonda, strutturale è la grande assente.
In verità non ci sono, a tutt'i livelli istituzionali e professionali, successi politici da valutare in questo campo, ma solo sconfitte duramente pagate dai coltivatori, i protagonisti della sola agricoltura possibile, nel Molise e in Italia, quella contadina, e, nel contempo, dai territori vocati al settore primario e fonti di bontà e, soprattutto, di bellezza con i suoi paesaggi.
Eppure Agricoltura vuol dire cibo, vita e i territori la sola possibilità per programmare il futuro del Molise e dell'Italia!

Solo il Mercato può dare la risposta di cui hanno bisogno i coltivatori, il reddito indispensabile che serve per rimanere in campagna e fare nuovi investimenti.
C'è da dire che per vincere sul mercato servono programmi e strategie concordate dal pubblico e dal privato, strutture e strumenti adeguati, professionalità al servizio sia del pubblico che dei produttori e trasformatori.
Tutto importante, ma, c'è una priorità da tener presente se  si vogliono cogliere gli obietti che il mercato mette a disposizione ed è quella dell'unità dei produttori e degli stessi trasformatori. Bisogna  convincere i soggetti sopra citati che serve fare squadra e che, per fare squadra, c'è bisogno di associarsi, stare insieme ed essere i protagonisti delle associazioni, delle cooperative e dei consorzi, quali strumenti di partecipazione e di confronto con i partners delle diverse filiere, decisivi per la conquista del Mercato e del giusto reddito. La storia, soprattutto quella recente, ci dice che all'agricoltura non servono le elemosine, soprattutto quando mal distribuite, e, meno che mai, la demagogia, i due elementi che la stanno avvelenando da anni.
Solo chi parla di mercato ha a cuore il rilancio dell'agricoltura e, con essa, dei nostri territori.

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