Il Festival della cucina con la Cozza tarantina a Pozzilli, Hotel Dora
Una pomeriggio e una serata davvero interessanti quelli che
ieri ha visto protagonista il salone
delle feste dell’Hotel Dora, con la Cozza protagonista i cucina e a tavola. Questo
prezioso frutto tipico del Mar Piccolo di Taranto, oggi allevato e sottoposto a
strettissimo controllo, nel rispetto della qualità e della salubrità.
Pino Marino e Adriano Cozzolino |
La tappa conclusiva del “Festival della Cucina della Cozza
tarantina”, giunto alla XI edizione, organizzata dai due bravi cuochi del noto albergo di Pozzilli, Adriano
Cozzolino e Pino Marino.
Due le iniziative in
programma: la finale per la scelta del campione tra i vincitori delle cinque
tappe del Festival 2016 e la Tavola rotonda “Le pietanze nella memoria”, che ha
occupato tutto il pomeriggio.
Un confronto serrato sul grande tema del Cibo che ha visto
impegnati il Presidente del Centro di
cultura Renoir, Cav. Cosimo Lardiello, ideatore del Festival; Cristina Latessa,
giornalista dell’Ansa; Luigi torelli della rivista “Italia Turismo”; Harry Di
Prisco, giornalista Gist; Adriano Cozzolino; Giovanna May, Accademia della
Cucina Italiana; Emilia Vitullo, esperta di turismo; Carmelina Colantuono, la
signora di Frosolone che con la sua mandria continua il rito e mito della
transumanza; Mario Stasi, agronomo esperto di viticoltura e olivicoltura; Vittorio
Sallustio, presidente dei cuochi molisani, Pasquale Di Lena, appassionato di
cibo e di cucina.
Tanti contributi,tutti di livello, all’interessante
confronto, che ha messo in luce le questioni del momento come il territorio con
i suoi valori e le sue risorse; l’agricoltura e la ruralità; la qualità e la
biodiversità; la tradizione; lo straordinario e immenso patrimonio di
eccellenze agroalimentari Dop e Igp, Doc
e Docg, a rischio con l’approvazione del Ceta, il trattato Europa – Canada, di
qualche mese fa, se ratificato, e del Ttip, l’altro trattato con gli Usa se
verrà posto all’attenzione del Consiglio d’Europa e approvato.
Bisogna dire NO a questi trattati se si vogliono salvare i
nostri territori che – è bene ricordarlo – sono l’origine della qualità del
nostro cibo, espressa non solo dai prodotti a indicazione geografica e, non
solo, ma anche dai quasi cinquemila prodotti tipici legati alla tradizione, con
il Molise che ne conta 159 e si pone all’11°
posto nella classifica delle regioni italiane.
La transumanza e gli allevamenti tradizionali soppiantati
dalla ricerca della quantità degli allevamenti intensivi e, peggio ancora, super
intensivi. Il turismo legato al cibo e
alla cucina. Il ruolo della donna in
cucina, soprattutto nel Molise. Un ruolo tutt’ora fondamentale. La cucina e le
stagioni, le feste, i riti, le ricorrenze, le tradizioni.
Riflessioni di grandi attualità soprattutto per il Molise
che, se vuole programmare e progettare il suo domani, deve porre al centro le
risorse e i valori che il territorio ha e può esprimere solo se salvaguardato,e
tutelato e valorizzato.
A chiusura della ricca e interessante manifestazione la
proclamazione del vincitore e la consegna del trofeo di campione 2016 al
giovane e bravissimo cuoco, Mirko Ricci, del Park Hotel Ricci di San Giorgio
del Sannio, in provincia di Benevento. Applausi
Larino, 06.04.2017
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