C’era anche il Molise alla Festa dei Trent’anni delle Città del Vino.
pasquale di lena e rossano pazzagli
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I trent’anni dell’associazione delle Città del Vino, festeggiati
a Roma nella bella sala della Protomoteca in Campidoglio, sono stati una bella
occasione per rivedere amici e un buon numero dei 39 sindaci che hanno dato
vita a questo importante (oggi forte di oltre 400 comuni associati) strumento
di comunicazione e promozione della cultura del territorio, prim’ancora del
vino, per essere la ragione prima se non l’origine della qualità di questo suo
testimone importante.
Una bell’occasione anche per constatare la presenza del
Molise e ritrovarsi premiato, quale promotore, con l’Enoteca Italiana ed il suo
Presidente, Sen- Riccardo Margheriti, delle Città del Vino, insieme con il prof.
Rossano Pazzagli, un toscano di Suvereto, che da oltre dieci anni sta dando, al
Molise, e, soprattutto, ai giovani molisani, i suoi insegnamenti di Storia
Moderna e Storia del Turismo presso la sede di Termoli.
Il riconoscimento al prof. Pazzagli, dei due bicchieri di cristallo di Colle Val d’Elsa, firmati dall’architetto David Poltere, trova le due ragioni nell’impegno dato alla crescita dell’associazione, quando, sindaco di Suvereto, ha svolto il ruolo di vicepresidente nazionale e, soprattutto, nel prezioso contributo dato con la pubblicazione “Il BuonPaese” che fa, con la Storia delle Città del Vino, anche quella del Paese. Il libro è uscito in occasione dei venticinque anni di attività dell’associazione.
Il riconoscimento al prof. Pazzagli, dei due bicchieri di cristallo di Colle Val d’Elsa, firmati dall’architetto David Poltere, trova le due ragioni nell’impegno dato alla crescita dell’associazione, quando, sindaco di Suvereto, ha svolto il ruolo di vicepresidente nazionale e, soprattutto, nel prezioso contributo dato con la pubblicazione “Il BuonPaese” che fa, con la Storia delle Città del Vino, anche quella del Paese. Il libro è uscito in occasione dei venticinque anni di attività dell’associazione.
Due riconoscimenti che parlano di un Molise contaminato di Toscana
e una Toscana contaminata di Molise.
Prof. Davide Marino |
Professore dell’”Economia del gusto”, ha parlato di cibo, la
sua centralità quale energia vitale, le sue connessioni con l’ambiente, il
paesaggio, che porta alla scoperta, oggi, dei territori di cui è testimone, una
risorsa vitale che rimette al centro di uno sviluppo possibile l’agricoltura e
la rende di grande attualità.
Le Città del Vino, quale prima esperienza delle identità
territoriali, che ha visto l’Enoteca italiana grande protagonista anche l’altra
grande espressione d’identità, l’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, che,
con la nascita a Larino nel 1994, continua a far parlare del Molise.
c.s. 24.03.17
c.s. 24.03.17
Complimenti Amico Mio! Per Aspera Ad Astra ed Hic Manebimus Optime!
RispondiEliminaGrazie Antonio con tutto l'affetto che meriti
EliminaBravo Pasquale! Riconoscimento del tutto meritato, con due conferme:
RispondiEliminala prima, vino e olio con te rappresentano un binomio inscindibile di alto livello; la seconda, non è vero che questo è diventato un Paese arido, senza memoria: spesso non compare ma c'è. Complimenti ancora. Tuo Vincenzo
Vincenzo ciao. il mondo del vino e dell'agroalimentare, io per primo, ti dovrebbero ringraziare per la tua lungimiranza e la passione con la quale hai dato immagine e valore al territorio. Ho pensato a te, a Margheriti, Archimede e Mencaraglia quando ho ritirato il riconoscimento. E' anche vostro
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