Gente, le foto di Nicola Piccchione in mostra a Firenze


Un insieme di persone che non si correlano tra loro formano una folla: una aggregazione casuale, disomogenea.

Un insieme di persone con un programma comune è costituito da gente: al contrario della folla, forma una squadra che ha più valore della somma dei singoli individui dovuto alla relazione tra le persone come il cervello ha più valore della somma delle sue cellule in virtù delle numerose connessioni.

Questa mostra è una piccola cronaca di gente che si trova ad affrontare insieme un problema.

Oggetto della mostra - in tre quadri- sono alcuni problemi tipici della nostra società:

- Gay Pride: la manifestazione porta all'attenzione la richiesta di diritti ritenuti ancora non del tutto riconosciuti. Malgrado il modo prescelto, spettacolare e a volte carnevalesco, non c'è allegria su quei volti. Alcune immagini cercano di richiamare l'attenzione su un conflitto sociale ancora persistente.

- Corri la vita: la gente si riunisce per impossessarsi almeno per poco tempo di una parte della città tenendo lontano il traffico di auto e moto anche se presto esse torneranno a invadere le strade. Rappresenta la conflittualità tra il modello di vita attuale e la nostalgia di un modello passato. Si va con il figlio o il cane e i luoghi diventano temporaneamente più umani e accoglienti. I volti sono sereni anche se la conquista è effimera.

- Casa di riposo: l'anziano- non più vecchio e non più tesoro di esperienza in un mondo che dimentica il passato e teme il futuro- è un intralcio al modello attuale di vita. E' spesso messo in depositi chiamati case di riposo, lontano dalla famiglia, costretto a far parte di una gente particolare, una comunità di solitudini. Le immagini ritraggono anziani fortunati di vivere il tramonto della loro vita in una ottima casa di riposo. Sono riprese durante alcuni festeggiamenti ma non c'è sorriso su quei volti, ognuno chiuso nei propri pensieri. In queste case di riposo prevalgono le donne, più longeve degli uomini.

Gente rappresenta comunità non importa quanto grandi nelle quali contano sia l'insieme che ogni individuo. In questo modo si è cercato di rappresentarli.

Anche le immagini di questa mostra formano una comunità: ognuna- inclusa in uno dei tre diversi quadri- ha senso solo in quanto parte del tutto. Nessuna immagine aspira al ruolo di "bella fotografia".
Nicola Picchione

Sono particolarmente felice di questo importante evento in programma a Villa Vogel a Firenze . Una mostra di fotografie, che sarà aperta sabato, domenica e lunedì prossimi, con il mio fraterno amico, Nicola Picchione, molisano di Bonefro, medico e stimato cardiologo nella città del giglio, protagonista con una delle sue passioni, la fotografia. Mi dispiace solo non poter partecipare e viverla come vorrei, sapendo di provare sicure e grandi emozioni. Peccato non esserci e non avere, così, la possibilità di congratularmi con un abbraccio, con lui e, anche, con sua figlia Tania per la bella illustrazione del manifesto sopra riportato. 
Sarà un successo.

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