GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE E DELL’AGRICOLTURA
Non una festa ma, oggi e domani, momenti di riflessione sul
valore e il significato del cibo, che l’agricoltura produce utilizzando il
territorio. Il bene comune più prezioso che raccoglie, dentro un paesaggio
modellato dal coltivatore, la terra con la sua poca o grande fertilità.
Sta qui la sacralità del territorio che è, anche e
soprattutto, espressione della nostra identità, della diversità e di ciò che è vita, la
biodiversità.
Lo sfruttamento esagerato del pianeta, specialmente negli
ultimi decenni, ha portato a concentrare la ricchezza sempre più in poche mani
e ad allargare la fascia delle povertà (anche in Italia) con miliardi di
persone, soprattutto bambini che muoiono di fame o che piangono la fame per il cibo che non hanno.
Combattere le politiche che hanno dato vita ad un sistema, e, che
continuano ad alimentarlo nonostante il suo totale fallimento e la pesantezza della
crisi, è un dovere di ogni cittadino, soprattutto delle madri e dei padri che
vogliono davvero un futuro migliore per i propri figli. Saperli in giro per il
mondo per nutrirsi di saperi e di bellezze, esprimersi con le proprie capacità,
ma capaci di poter tornare sempre quando decidono di farlo per non sentirsi,
scacciati, emigranti.
Il nostro territorio ha un grande bisogno dei suoi figli per
poter esprimere tutta la ricchezza di valori e di risorse che ha.
Esso è per me un ideale da difendere e promuovere, la nuova
bandiera da far sventolare in alto per salvaguardare il cibo e la qualità che
esso esprime. Il cibo, la sola vera energia vitale degli esseri viventi. Tutte
le altre fonti, quando non programmate e non finalizzate a curare il clima - da
tempo malato, soprattutto per colpa di fonti di energia sbagliate - sono solo un
mezzo per accumulare denaro e offendere
il territorio, se non distruggerlo.
Sta qui, come dicevo in una riflessione fatta e pubblicata ieri, il mio
No al nuovismo e a tutte le iniziative che portano a limitare il cibo, a uniformarlo e
appiattirlo; a renderlo svuotato di qualità e a non dare ad esso un nome legato
a un preciso territorio che, della qualità, è l’origine.
“Nutrire il pianeta” è uno stupendo messaggio che non può
valere solo per promuovere l’Expo delle multinazionali del cibo, ma vale se ogni giorno stimola l’impegno che spetta
a ognuno e, con la continuità, esprimere, sapendo che il cibo è felicità, nostra e di tutti, se tutti lo
possono avere e mangiare.
E’ questa la mia riflessione che pongo alla riflessione
degli altri. Il modo migliore per ricordare che, oggi e domani, è la Giornata
Mondiale dell’Alimentazione e Agricoltura.
pasquale
pasquale
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