Firmato ieri l'accordo di Parigi sul clima
Ecco il Renzi bifronte: in Italia si schiera con i suoi amici petrolieri e, ieri, al Palazzo dell'Onu di New York, con il clima, firmando l'accordo di fine anno a Parigi. Rappresentanti di 174Paesi con Renzi per l'Italia e nel giorno fissato, quello dedicato alla giornata della terra, alla presenza di un Leonardo di Caprio che ha parlato di speranza.
Un risultato senza precedenti per la questione clima che, è bene ricordarlo, è a rischio soprattutto per le emissioni dovute a energie fossili, petrolio in particolare.
Un risultato senza precedenti per la questione clima che, è bene ricordarlo, è a rischio soprattutto per le emissioni dovute a energie fossili, petrolio in particolare.
La verità è che la gran parte degli esperti della questione si chiedono se l'accordo di Parigi, firmato ieri, serve, in particolare se siamo ancora in tempo a bloccare quel cambiamento climatico che sta mettendo a rischio il pianeta, visto che gli accordi presi, ammesso che vengano rispettati, sono al di sotto delle necessità presi sono al disotto.
il 2015 ha segnato ancora un anno record per il caldo, il 14° in fila dal 1880, anno d'inizio delle misurazioni. Con questo passo la conseguenza di un innalzamento del livello del mare è una realtà che porterà decine di milioni di persone ad abbandonare la propria terra.
Nonostante questi dati che stanno per diventare certezze c'è ancora chi difende e sostiene i petrolieri e pensa che essi siano benefattori e procacciatori di occupazione e che 13 milioni di italiani che sono andati a votare siano stati sconfitti da chi li vedeva volentieri a casa o al mare.
Parlare di queste questioni non è facile per la stragrande maggioranza dei cittadini che - è bene ricordarlo - non vengono informati o informati male, e, soprattutto, vengono distratti volutamente da notizie utili a deviare il discorso e a confondere le idee.
pasqualedilena@gmail.com
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