Pensierini di Pasqua

di Nicola Picchione
La resurrezione di Gesù è il fondamento della fede cristiana. L'Uomo-Dio ucciso dall'uomo rinascendo ha aperto all'uomo le porte del Paradiso. Per chi non crede, Cristo è il grande maestro che ha indicato la strada della convivenza. Insegnò come cambiare il mondo senza armi. Non ebbe corone se non quella di spine. Prima di lui Socrate aveva accettato la morte ma per rispetto delle leggi anche se ingiuste. Gesù l'accettò per rispetto degli uomini. Socrate... parlava alla mente, Gesù al cuore dell'uomo, ai rapporti con gli altri. Ma Gesù non parlava solo agli intellettuali, parlava a tutti; prediligeva gli umili, gli oppressi, i più deboli. Chi lo ritiene il primo socialista sbaglia. Il socialismo ( del quale il comunismo è stata una tragica caricatura) parte dai diritti elementari che spettano a tutti. Gesù parte dall'amore. Non prendere ma dare. In suo nome è nata una religione che nel tempo è andata perdendo l'insegnamento del Maestro, ripetendolo ogni giorno nelle chiese ma troppo spesso tradendolo. In suo nome ma contro il suo comandamento si fondò un regno terreno ricco, sontuoso, armato. I poveri furono tenuti nell'ignoranza e nel bisogno. I fanciulli ("guai a chi tocca uno solo di loro",disse) furono abusati dai ministri che esibivano sul petto la sua croce. L'amore fu sommerso dall'egoismo, la fratellanza tradita dall' individualismo.Oggi non si invoca un Dio-padre ma un Dio-di-guerra. In nome di un dio contro un altro dio gli uomini si armano e uccidono ognuno con la propria strategia, ognuno in nome della propria civiltà e superiorità.
Quale resurrezione si può celebrare- per chi non crede nella vita eterna- se non quella che ci offre la natura che ancora riesce a perdonare le offese ricevute dall'uomo e gli regala i profumi, i colori, la luce chiara della primavera?
Suoneranno le campane, si ripeteranno i canti, si apriranno le uova pasquali e si mangerà la carne dei piccoli agnelli che temono la Pasqua. Perché tutto è relativo, tutto finisce e ricomincia. Non finisce mai la voglia di violenza dell'uomo: per essa ha messo sulla croce chi tuttavia celebra per coprire la propria vergogna.
Pasqua 2016

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